Mar. Ago 6th, 2024

Il Consigliere Regionale del Movimento 5 Stelle Appella il Presidente Occhiuto per Interventi Urgenti nella Valle del Trionto

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La situazione idrica nel cosentino è drammatica. Davide Tavernise, consigliere regionale e capogruppo del Movimento 5 Stelle, ha lanciato un appello urgente al presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto, affinché dichiari lo stato di emergenza per i Comuni della fascia ionica cosentina, particolarmente nella valle del Trionto. Questa richiesta si unisce a quella già avanzata dalle amministrazioni comunali coinvolte, nel tentativo di mitigare i gravi danni causati dalla crisi idrica.

«L’assenza di precipitazioni, combinata con una mancanza di programmazione e una rete idrica obsoleta, ha lasciato senza acqua i Comuni di Caloveto, Cropalati, Longobucco, Paludi, Crosia e Calopezzati,» ha spiegato Tavernise. Questa situazione rappresenta una minaccia non solo per la stagione turistica ma, soprattutto, per le condizioni igienico-sanitarie delle popolazioni locali, che stanno affrontando difficoltà persino per l’uso domestico. L’aumento del numero di turisti ha ulteriormente aggravato il problema, rendendo impossibile soddisfare i fabbisogni delle comunità.

Tavernise ha sottolineato l’urgenza di istituire un tavolo di monitoraggio per seguire da vicino la situazione e supportare le amministrazioni locali nella gestione di questa crisi idrica senza precedenti. Secondo il consigliere, è cruciale non abbandonare i Comuni interessati, specialmente considerando le criticità dell’acquedotto Macrocioli e dei pozzi di Caloveto, come comunicato anche dalla Sorical. L’assenza prolungata di precipitazioni ha determinato un abbassamento dei livelli delle falde acquifere, creando una condizione insostenibile.

«Per tutti questi motivi – conclude Tavernise – rinnovo l’appello al Presidente Occhiuto, al prefetto di Cosenza, Rosa Maria Padovano, al Dipartimento di Protezione Civile e all’amministratore unico della Sorical, affinché vengano intraprese tutte le azioni necessarie per mitigare questa grave problematica e iniziare a programmare concretamente il futuro idrico della nostra terra.»

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