Dopo la ricognizione, Sorical riattiva le opere idrauliche nell’area sud maggiormente colpita dai disagi. Berna traccia la mappa delle criticità e rinnova l’invito all’uso responsabile delle risorse
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Due nuovi pozzi sono in fase di riattivazione per alleviare la crisi idrica che colpisce l’area sud di Reggio Calabria, particolarmente provata dalla siccità e dai disservizi. I tecnici della Sorical hanno recentemente ispezionato le infrastrutture idrauliche e identificato due pozzi dismessi che possono essere rimessi in funzione rapidamente. Attualmente, le squadre stanno lavorando per posare la condotta che collegherà i pozzi alla rete idrica esistente e per effettuare i controlli sulla portata dell’acqua. Questi pozzi erano stati disattivati in passato e l’approvvigionamento era stato spostato su altre fonti, ma l’emergenza ha reso necessaria una revisione del sistema.
La situazione è critica: la portata della rete del Tuccio, che serve l’area sud della città, è scesa a un terzo della sua capacità originaria nel 2024, provocando gravi disagi nella zona per settimane. Nonostante l’adozione di un sistema di razionamento, con l’apertura dei serbatoi di Pellaro, Nocille, Bocale e Campoli alle 6 del mattino e la chiusura alle 12, i risultati sono stati insoddisfacenti. La manovra non è riuscita a garantire un adeguato approvvigionamento di acqua a tutti i quartieri, con alcune zone che soffrono la carenza mentre altre, più vicine al litorale, godono di prati verdi e piscine ben curate.
Inoltre, sono in corso verifiche per individuare guasti non segnalati. Una significativa perdita occulta è stata scoperta nella zona di Ribergo, e una squadra è al lavoro per ripararla.
La Mappa delle Emergenze
Francesco Berna, responsabile cittadino della Sorical, ha evidenziato che le problematiche più gravi riguardano l’area sud, da Pellaro a Campoli. Normalmente, la carenza di acqua veniva compensata dalla fornitura del Tuccio, ma la produzione è calata da 280 litri a 110 litri al secondo. Anche il centro storico, servito dalla Diga del Menta, sta affrontando difficoltà: sebbene la diga fornisca 350 litri al secondo, il livello dell’acqua è sceso sotto il 40%, un minimo storico per quest’anno.
Per far fronte all’emergenza, la Sorical sta pianificando la costruzione di una nuova condotta nelle zone di Ortì e Gallico, per utilizzare i due pozzi disponibili su Gallico Superiore, vista l’insufficienza dell’attuale condotta.