Gio. Ott 3rd, 2024

La chiusura di branche mediche e le lunghe liste d’attesa spingono i pazienti verso il privato, sollevando interrogativi sulla sostenibilità del servizio pubblico

La Sanità pubblica continua a subire un significativo “smottamento”, con riduzioni recenti nella Specialistica ambulatoriale. Questo settore, storicamente efficiente e fondamentale per centinaia di pazienti, ha visto la soppressione di quattro branche mediche: Urologia, Reumatologia, Ortopedia e Odontoiatria. Anche il dermatologo, che visita a San Giovanni solo un giorno al mese, ha una lista di attesa che si estende fino al 2025, aggravando ulteriormente la situazione. Le lunghe attese spingono molti utenti verso il settore privato, sollevando dubbi sulla reale volontà di garantire un servizio pubblico accessibile, come stabilito dalla legge di Riforma 833/78.

Continua....


festivalCosmos
futura
JonicaClima
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

La situazione negli ospedali non è migliore. La Radiologia, un tempo fiore all’occhiello, ha visto un calo delle prestazioni, portando gli utenti a cercare assistenza nel privato e minacciando la stabilità del servizio. Questo ha avuto ripercussioni anche sull’Oncologia, che fatica a garantire esami strumentali, limitandosi a trattare solo i pazienti già in carico. La mancanza di posti e risorse mette a rischio il futuro della sanità pubblica, lasciando interrogativi su come affrontare una crisi che sembra perdurare da anni.