Gio. Nov 21st, 2024

Anna Parretta, presidente di Legambiente Calabria, riflette sull’aumento delle temperature e annuncia progetti per il cambiamento con scuole e università.

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L’aumento delle temperature e la siccità in Calabria, insieme alle alluvioni che hanno devastato l’Emilia Romagna, rappresentano due manifestazioni opposte ma strettamente legate della crisi climatica. È quanto emerge dal recente rapporto dell’Arpacal, secondo cui nei primi otto mesi del 2024 la Calabria ha registrato un incremento delle temperature di oltre 2°C rispetto alla media del trentennio 1991-2020, con record in febbraio (+2,48°C) e luglio (+2,43°C).

Parallelamente, le precipitazioni nella regione sono risultate ben al di sotto della media storica, eccetto per luglio, confermando un deficit pluviometrico diffuso, soprattutto lungo il versante ionico. Le temperature marine, in particolare nel Tirreno, hanno superato i 30°C, segnando ulteriori allarmi per l’ecosistema. Legambiente, in risposta a questi dati preoccupanti, lancerà a breve un progetto per coinvolgere istituzioni, scuole e università nella promozione di azioni concrete per il cambiamento.