Mer. Lug 17th, 2024

Nonostante l’aumento dei tassi d’interesse deciso dalla BCE, il credito al consumo continua a crescere. A farcelo sapere sono le statistiche Assofin, le quali segnalano, nei primi 3 mesi del 2023, una crescita della domanda pari al 3,3%

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Anche il Crif parla di ripresa della domanda di credito da parte delle famiglie e, con riferimento all’anno 2022, riporta sul proprio sito web dati decisamente positivi, con un +22,9% per quanto riguarda i prestiti personali e un +16,7% per i prestiti finalizzati.

A favorire la ripresa della domanda entrano in gioco, oltre all’aumentata fiducia per il futuro, i principali vantaggi di un prestito personale, come la possibilità di disporre liberamente del denaro ottenuto e di restituirlo nel corso di svariati anni, nonché la possibilità di ottenere tassi fissi, e la comodità dei prestiti finalizzati.

  • Che cos’è il credito al consumo

Quando si parla di credito al consumo si fa riferimento a quei finanziamenti, concessi esclusivamente da enti e società autorizzate, che sostengono i consumi delle famiglie, fornendo liquidità da utilizzare per spese di vario genere.

Da questo gruppo di prestiti sono esclusi tutti quelli che vengono richiesti al fine di acquistare macchinari, servizi o prodotti per la crescita aziendale o lavorativa.

A seconda dei casi, il credito viene concesso attraverso versamento sul conto corrente del richiedente, carta di credito oppure, per quanto riguarda i prestiti finalizzati, attraverso il pagamento diretto del bene o del servizio di cui il soggetto ha bisogno.

Tra le forme di credito al consumo rientrano:

  • il prestito personale;
  • la cessione del quinto;
  • il prestito finalizzato.
    • Prestito personale

Quello personale è un prestito di tipo non finalizzato, il quale consente di entrare in possesso di una somma di denaro variabile, il cui ammontare massimo viene stabilito dalle singole banche, ma in genere è compreso tra i 75.000 e gli 80.000 euro.

La restituzione avviene attraverso il pagamento di rate mensili che possono arrivare fino a un massimo di 120.

Per ottenere un prestito di questo tipo, è necessario dimostrare alla banca la propria solvibilità attraverso la presentazione di documenti che attestino la presenza di un reddito da lavoro dipendente o autonomo, oppure di una pensione.

  • La cessione del quinto dello stipendio o della pensione

Anche la cessione del quinto è un prestito di tipo non finalizzato, ma, diversamente dal precedente, è pensato esclusivamente per i lavoratori dipendenti e per i pensionati.

Le rate vengono calcolate a partire dall’importo del reddito da lavoro o da pensione e non possono essere superiori al 20% dello stipendio o della pensione mensile.

Il pagamento delle rate viene effettuato dal datore di lavoro o dall’ente previdenziale attraverso trattenuta diretta sulla busta paga o sul cedolino della pensione.

  1. Il prestito finalizzato

Diversamente da quelli non finalizzati, i prestiti finalizzati vengono concessi per l’acquisto di specifici beni o servizi.

Il denaro, in questo caso, non viene versato sul conto corrente del richiedente, ma consegnato direttamente al venditore. Il richiedente entra così immediatamente in possesso del bene di cui ha bisogno e si impegna a restituire il denaro in comode rate mensili.

Anche in questo caso è necessario fornire alla banca ottime garanzie di solvibilità.

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