Mer. Lug 31st, 2024
Foto Claudio Furlan - LaPresse 04 Settembre 2020 Milano (Italia) News Conferenza stampa di Alberto Zangrillo , primario del San Raffaele , sulle condizioni di Silvio Berlusconi, ricoverato al San Raffaele per Covid Photo Claudio Furlan - LaPresse 04 September 2020 Milan (Italy) Press conference by Alberto Zangrillo, San Raffaele primary, on the conditions of Silvio Berlusconi, hospitalized at San Raffaele for Covid

Mantenere i “nervi saldi” per convivere con Sars-CoV-2, e monitorare con attenzione quello che succede negli ospedali, tenendo presente che “un elevato numero di contagi non si traduce necessariamente in un’emergenza sanitaria“. Sulla base di questo, quindi, fra i diversi fattori su cui si può agire per mitigare l’incidenza di casi gravi di Covid-19, l’applicazione di una “misura coercitiva su base cromatica” dovrebbe scattare “solo in casi estremi“, non preventivamente. Ne è convinto Alberto Zangrillo. Il primario di terapia intensiva e rianimazione dell’Irccs San Raffaele di Milano e prorettore dell’università Vita-Salute rompe il ‘silenzio stampa’ dietro cui si era trincerato e chiarisce all’Adnkronos Salute il suo pensiero su quanto potrebbe accadere nei prossimi giorni sulla base delle regole proposte dall’Istituto superiore di sanità (Iss). Regole che potrebbero far scattare già da subito la zona rossa in diverse regioni d’Italia, come per esempio la Lombardia. Ma qual è la situazione oggi? “Io lavoro e osservo: le strutture sanitarie della mia regione non sono in sofferenza. Dal 22 dicembre nel mio ospedale ricoveriamo una media di 4 pazienti Covid al giorno. I medici sul territorio fanno la loro parte e purtroppo continuano a morire molte persone indipendentemente dall’infezione virale“, fa notare Zangrillo. E riguardo alla possibilità che si entri automaticamente in zona rossa con 250 nuovi contagiati per 100.000 abitanti lo specialista obietta: “Io sono un povero medico ospedaliero che si preoccupa di gestire con tempestività e qualità la diagnosi e la terapia della patologia. Ma credo che la mitigazione dell’incidenza di patologie gravi da infezione virale dipenda nell’ordine: da cure corrette e tempestive, dalla responsabilità di ognuno e solo in casi estremi si debba applicare la misura coercitiva su base cromatica“. Quindi, conclude l’esperto, “un elevato numero di contagi non si traduce necessariamente in un’emergenza sanitaria. Convivere con i virus, non con il virus richiede: nervi saldi, grande attenzione ai numeri della clinica, profilassi vaccinale con un piano realistico e non utopistico, credere nell’azione di un sistema sanitario che si occupi con tempestività e rigore di tutte le patologie. Basta con i titoli ad effetto dei media che servono solo a disorientare, spaventare e proporre banalità“.

Continua dopo la pubblicità...


CAMPAGNA-ANTINCENDIO-2024_6x3mt-4_page-0001
futura
JonicaClima
amacalabria
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

 

strettoweb.com

Print Friendly, PDF & Email