Mar. Lug 16th, 2024

Esperto Cnr, chiari segnali di peggioramento

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L’epidemia di Covid-19 in Italia è tornata ai livelli di ottobre grazie alle misure di contenimento, ma la sua evoluzione “è in chiaro peggioramento”: è quanto indicano le analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo ‘Mauro Picone’ del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iac). “Osservando la traiettoria” della seconda ondata dell’epidemia in Italia, tramite la curva dei decessi di ogni giorno in funzione della percentuale dei positivi corrispondente a 18 giorni prima, si vede – osserva Sebastiani – che siamo tornati al punto corrispondente al 20 ottobre circa”. La scommessa è capire quale andamento potrà prendere adesso la curva epidemica, ma secondo l’esperto “con 17 regioni-province autonome in giallo, i fenomeni da ‘liberi tutti’ dello scorso fine settimana, la diffusione delle nuove varianti con più alta trasmissibilità e le condizioni ideali in questo periodo dell’anno per la circolazione del virus, è molto probabile che la traiettoria evolverà verso un aumento contemporaneo dei positivi e dei decessi”.

“La curva della percentuale dei positivi sui tamponi molecolari a livello nazionale è in stallo da circa tre settimane, con un lieve peggioramento nell’ultima”, rileva ancora Sebastiani. Le curve del numero di pazienti Covid-19 nei reparti ordinari e in terapia intensiva, prosegue, “sono in lenta diminuzione lineare, ma da una settimana quella degli ingressi in terapia intensiva ha smesso di diminuire ed è in stallo”. A livello regionale, inoltre, “ci sono regioni-province autonome dove la curva della percentuale dei positivi nelle ultime due settimane ha un trend di aumento, come la provincia di Bolzano, Campania, Emilia Romagna, Piemonte e Toscana. La curva delle terapie intensive nelle ultime due settimane per Abruzzo, Bolzano, Puglia, Umbria e Valle D’Aosta mostra trend di aumento”. Una situazione analoga nell’ultima settimana, conclude, si osserva in Calabria, Molise e Toscana.

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