Dom. Ago 25th, 2024

Omicron e Omicron 2 danno una risposta immunitaria inferiore

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“L’Inghilterra ha pagato un po’ la scelta di riaprire tutto indiscriminatamente. Io sono per una linea più prudente, magari anche con delle dichiarazioni che prevedano l’esigenza di eventuali provvedimenti restrittivi futuri”. Lo afferma il direttore dell’IRCSS Galeazzi di Milano, Fabrizio Pregliasco, su Cusano Italia tv. “È chiaro – rileva – che non esiste un manuale di gestione. Europa, Italia e Stati Uniti hanno scelto, in modo diverso, il sistema della convivenza, della mitigazione dei casi. Ridurre una quota significativa di contatti perché più contatti abbiamo, più è probabile che il virus si diffonda, e in questo modo spalmare i contagi nel tempo, evitando le fasi acute. Questo dovrebbe averci salvato perché buona parte delle persone adesso sono o vaccinate o guarite, o anche vaccinate e guarite”. Rispetto poi all’efficacia dei vaccini, “Omicron e Omicron 2 – spiega l’esperto – danno una risposta immunitaria inferiore rispetto alle varianti iniziali. C’è gente che si reinfetta anche dopo aver avuto una brutta infezione durante la prima ondata, e questa è una caratteristica dei coronavirus, che non riguarda, quindi, i vaccini e la loro difesa immunitaria. Il vaccino, purtroppo, non riesce sempre a evitare l’infezione ma ha ancora una buona capacità, soprattutto per le persone più fragili, nell’evitare le forme più gravi”. La variante Omicron 2, conclude Pregliasco, “è meno aggressiva – per quanto non sia neanche così innocua come viene descritta – ma questo è possibile grazie ai tanti vaccinati e alle persone che sono guarite”.

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