Mer. Lug 17th, 2024
VIrus, Coronavirus outbreak ,contagious infection

Zone rosse vera arma per piegare contagio

Continua dopo la pubblicità...


futura
JonicaClima
amacalabria
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
FEDERICOPUBB
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

Nella settimana 13-19 gennaio 2021, rispetto alla precedente, si riducono del 20% i nuovi casi di Covid-19 (97.335 rispetto a 121.644). Sul fronte ospedaliero, si riducono del 4,3% i ricoverati con sintomi (22.699 rispetto a 23.712) e del 5,7% le terapie intensive (2.487 rispetto a 2.636). Calo che si riflette anche nei decessi (3.338 rispetto a 3.490, pari a -4,4%). È quanto emerge dal nuovo bollettino della Fondazione Gimbe, che sottolinea come “grazie alla serrata di Natale si riduce l’incremento percentuale dei casi in quasi tutte le Regioni”. Nonostante il calo delle ospedalizzazioni, l’occupazione da parte di pazienti Covid continua a superare in 7 Regioni la soglia del 40% dei posti letto in area medica e in 11 Regioni la soglia del 30% delle terapie intensive. Rispetto all’attività di testing, invece, dal 15 gennaio il bollettino del ministero della Salute include anche i tamponi antigenici rapidi. In tal senso, il crollo del rapporto positivi/persone testate (19,8% rispetto 29,5%) sottolinea Gimbe, “è di difficile interpretazione e non confrontabile con la settimana precedente, dove il calcolo era effettuato solo sui tamponi molecolari”. “Dopo due settimane di lenta risalita di tutte le curve che riflettevano gli allentamenti pre-natalizi – afferma Nino Cartabellotta, presidente Gimbe – si osserva una riduzione dei nuovi casi grazie agli effetti del Decreto Natale, che nei primi giorni ha colorato di rosso l’intero Paese”. Pertanto, conclude, “bisogna prendere definitivamente atto che solo le zone rosse, come quelle imposte dal Decreto Natale, sono la vera arma per piegare la curva del contagio, destinata a risalire nelle prossime settimane per le minori restrizioni nelle Regioni arancioni e gialle, la riapertura delle scuole e il potenziale impatto delle nuove varianti”.

Print Friendly, PDF & Email