Sab. Nov 2nd, 2024

Impatto su ricoveri modesto. Insistere su vaccini e mascherine

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Il virus SarsCoV2 ha ripreso a

circolare in Italia, ma al momento l’impatto sugli ospedali è

modesto. Lo ha detto il presidente della Fondazione Gimbe, Nino

Cartabellotta, nella trasmissione ‘L’Italia s’è desta’ di Radio

Cusano Campus.

"La scorsa settimana abbiamo avuto un balzo in alto dei casi

settimanali di oltre il 42%, quindi il virus ha ripreso a

circolare. E’ evidente – ha osservato Cartabellotta – che

l’impatto a livello ospedaliero è molto modesto”. In una prima

fase, ha proseguito, c’è stata l’idea che l’aumento dei casi

fosse dovuto all’incremento dei tamponi, ma “analizzando i tassi

di positività dei tamponi la cosa interessante è che gli

antigenici rapidi hanno un tasso di positività che rimane

stabile o addirittura diminuisce, mentre quello dei tamponi

molecolari è cresciuto, questo è il segnale di un’aumentata

circolazione del virus”.

Sotto questo aspetto, per il presidente della Fondazione

Gimbe “il Nord Est sta andando particolarmente male, Bolzano e

Friuli Venezia Giulia stanno facendo registrare anche dei tassi

maggiori di occupazione degli ospedali, il Nord Ovest invece va

abbastanza bene, Sud e Centro sono in una situazione

intermedia”.

Per Cartabellotta è perciò necessario insistere nelle

vaccinazioni, a partire dagli over 50 non ancora vaccinati,

accelerare la terza dose per over 60 fragili e operatori

sanitari, over 80 e ospiti delle Rsa. E’ altrettanto necessario

“continuare a usare la mascherina al chiuso ed evitare

assembramenti”, così come si deve insistere su contact tracing e

gestione dei focolai. “Questi aspetti – ha rilevato – sono

quelli che ci permetteranno di gestire l’inverno in maniera

adeguata. Inevitabilmente d’inverno, trascorrendo più tempo al

chiuso, l’aerosol facilita il contagio”.

Sull’obiettivo 90% dei vaccinati, Cartabellotta ritiene che

“in questo momento, più che raggiungere il 90%, dobbiamo pensare

a coprire più over 50 possibili. Non mi soffermerei tanto sul

target del 90%, darei priorità al convincimento degli over 50

non ancora vaccinati. La politica deve valutare come arrivare a

questo obiettivo, prendendo in considerazione anche l’obbligo

vaccinale per quella fascia d’età”.