Come si sa il nubifragio che ha colpito pesantemente alcune zone della Calabria nella scorsa settimana ha lasciato segni tangibili e drammatici del suo passaggio. Nel lametino tre vite sono state spezzate, nel vibonese e sulla costa jonica reggina, in particolare a Siderno, i danni si contano a iosa. Ma anche nella piana Gioia Tauro i danni sono consistenti. A Cosoleto, piccolo centro con più di 800 abitanti, lontano da riflettori e da attenzioni mediatiche, la furia dell’acqua ha stravolto le vie d’accesso della cittadina, causando considerevoli ripercussioni sulla vita delle popolazioni locali. Le strade sono coperte da fango, detriti di ogni genere, e addirittura un intero albero d’ulivo, franato da un costone, si è ritrovato dopo il diluvio in mezzo alla carreggiata. Ed ancora lì quasi a testimoniare l’emblema del disastro avvenuto. Il sindaco Antonio Gioffrè si lamenta del totale abbandono da parte della Città Metropolitana e di altri enti, come la protezione civile regionale.
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L’INTERVISTA ALL’INTERNO DEL TGNEWS
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