Mar. Lug 16th, 2024

Le indagini dei militari del Comando Provinciale della Guardia di finanza di Cosenza hanno messo in luce l’attività illecita di un dirigente medico, il quale incompatibilmente prestava il proprio servizio presso l’ASP di Cosenza e al medesimo tempo presso quattro strutture socio-sanitarie private.

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I finanzieri del nucleo di polizia economica finanziaria, hanno accertato che effettivamente il dipendente pubblico ha esercitato per anni la professione di medico geriatra presso le predette strutture private.

La gravità del contesto è stata oltremodo accentuata proprio dal ruolo rivestito dall’indagato, il quale nel settore “pubblico” aveva proprio il compito il compito di vigilare sulle strutture presso cui lavorava abusivamente, operando un’evidente conflitto d’interesse.

Per mascherare questo rapporto di lavoro, sia il dirigente che le strutture interessate hanno falsificato la documentazione utile, inducendo quindi in errore i vertici dell’Azienda Sanitaria e della Regione Calabria.

I reati contestati spaziano dalla truffa al falso ideologico per il dipendente pubblico che ha nel tempo attestato falsamente di non svolgere attività extraprofessionale e ha contestualmente percepito oltre 100.000 euro a titolo di “indennità di esclusività”, che doveva vincolare il suo lavoro proprio all’ASP di Cosenza.Il GIP presso il Tribunale di Cosenza ha emesso un decreto di sequestro preventivo, mentre per le strutture private il rischio è quello di pagare sanzioni tra i 3.000 e i 60.000 euro.

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