Mer. Lug 17th, 2024

“L’attività investigativa puntualmente svolta dalla polizia giudiziaria e gli esiti dell’istruttoria disegnano una complessa condizione di diffuso illecito nell’impiego di denaro pubblico in Calabria”. Lo riferisce la Procura regionale della Corte dei Conti della Calabria nella relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2023 della giustizia contabile, inaugurazione in corso a Catanzaro. “L’approfondimento di alcuni dei temi presi in esame – si legge nella relazione del procuratore contabile, Romeo Ermenegildo Palma – ha consentito di cogliere significative mutazioni dell’iniziativa funzionale all’illecito che trova ampio spazio in settori in cui più deciso è stato l’impulso ad accelerare la spesa. Il riferimento è alla sanità reginale, in considerazione della frequenza e della reiterazione dee fattispecie dannose, nonché dell’entità dei danni contestati. Si tratta di un settore in cui alta ancora sarà l’attenzione della Procura regionale tenuto conto dell’ingente flusso di denaro finalizzato, tra le altre, all’integrazione del sistema di infrastrutture ospedaliere con la creazione di nuovi presìdi sul territorio e contestualmente con l’ammodernamento della rete esistente. E ciò – riferisce il procuratore della Corte dei Conti della Calabria – nell’evidenza dell’interesse delle organizzazioni criminali a intercettare tali disponibilità tramite condizionamenti ambientali sia in fase di aggiudicazione illecita di appalti e subappalti sia co l’imposizione di forme di collaborazione elusive dei criteri di sbarramento posti dalla normativa di riferimento (nolo a caldo, nolo a freddo, forniture)”.

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“Attiva, puntuale e qualificata è stata l’attività di collaborazione dell’Arma dei carabinieri e della Guardia di Finanza. In particolare quest’ultima ha accertato fattispecie di danno erariale che, anche nella loro specificità, prospettano indici di serialità di sicuro sviluppo investigativo”. Lo evidenzia  il procuratore regionale della Corte dei Conti della Calabria, Romeo Ermenegildo Palma, nella relazione per l’anno giudiziario 2023 della magistratura contabile a Catanzaro.  “Il richiamo – prosegue la relazione del procuratore contabile – è in materia sanitaria a irregolarità in materia di accreditamenti e convenzionamento delle strutture private con il sistema sanitario regionale (con riferimento sia al mancato rinnovo periodico dei provvedimenti che alla fraudolenta rendicontazione delle prestazioni sanitarie), o ad accreditamenti di strutture private in presenza di palese irregolarità di alcuni sanitari, contemporaneamente alle dipendenze di altre strutture sanitarie e/o assistenziali, in violazione del requisito di esclusività richiesto in sede di accreditamento. Sempre in materia sanitaria sono emerse ulteriori irregolarità sottese al danno erariale correlate al trattamento economico del personale con indebita corresponsione di indennità o emolumenti non spettanti, o espressione della fraudolenta richiesta di ‘doppi pagamenti’ a carico del sistema sanitario regionale, fattispecie già conosciuta nel territorio regionale da decenni e che nonostante l’evidenza delle responsabilità e l’attenzione investigativa delle forze dell’ordine, continua a interessare l’attività dell’ufficio del requirente contabile”.

La relazione del procuratore Palma poi rileva che “ampia è la casistica di segnalazioni in ordine alla indebita percezione di contributi pubblici e euro unitari ottenuta attraverso l’utilizzo di dichiarazioni false del possesso dei requisiti personali per accedere ai finanziamenti o la produzione di documentazione falsa o artatamente redatta, nonché l’utilizzo dei finanziamenti ottenuti per finalità differenti da quelle finanziate. Significativi, in materia di lavori pubblici, specie nell’attuale contesto di crisi energetica internazionale, sono poi gli esiti delle indagini che hanno accertato l’irregolare realizzazione di impianti energetici da parte delle Asp, finalizzati, nelle intenzioni, a produrre un risparmio energetico a beneficio di svariati presìdi ospedalieri regionali per i quali è stata accertata l’assenza delle condizioni di fattibilità sismica e paesaggistica e, fatto ancora più rilevante, il diffuso stato di abbandono degli stessi”. Inoltre, per la Procura della Corte dei Conti della Calabria si evidenzia che “nonostante la sistematica attenzione degli organi di investigazione sul fenomeno dell’assenteismo, diffuso appare ancora oggi il riscontro di numerosi episodi, fenomeno ancora più grave se si pensa che tale illegittima prassi interessa strutture sanitarie in cui, specie in considerazione della crisi sanitaria mondiale, il fenomeno prospetta ulteriori profili di responsabilità a carico di responsabili per le conseguenze in termini di disservizio che hanno caratterizzato l’erogazione di prestazioni, spesso di rima assistenza. Oltremodo diffusa è la violazione dell’obbligo di esclusività delle prestazioni di lavoro alle dipendenze della pubblica amministrazione. Largamente in uso – conclude la relazione – è la prassi di acquisire beni, specie di quelli a più elevata tecnologia (tra tutti l’acquisto di apparati tecnologici – strutture di tipo verticale con integrati schermi digitali interattivi, destinati a offrire servizi informativi e contenuti multimediali) di cui si è accertato il mancato utilizzo con ogni conseguenza in termini di degrado e obsolescenza”

“L’ambito territoriale regionale è destinatario da diversi lustri di un rilevantissimo flusso di risorse pubbliche provenienti dal sistema Unione europea-Stato e nonostante ciò la Regione Calabria nell’ambito delle politiche regionali dell’Unione europea per la coesione socio-economica è inserita nel novero delle regioni Obiettivo 1 per le quali le ingenti disponibilità finanziarie sono finalizzate a promuovere lo sviluppo e l’adeguamento strutturale, in quanto regioni definite in ritardo”. Lo evidenzia la relazione della Procura della Corte dei Conti della Calabria nella relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2023 della magistratura contabile, in corso a Catanzaro.

“In altri termini – aggiunge la relazione del procuratore regionale contabile Romeo Ermenegildo Palma – i dati di crescita del Pil regionale forniscono l’evidenza del disallineamento con i risultati attesi nonostante l’impiego dei flussi di spesa sia stato indirizzato in settori (sostegno alle politiche infrastrutturali e alle politiche agricole) in cui più alto è l’effetto atteso di moltiplicazione della ricchezza. Sotto altro profilo, non è recessivo rilevare come nel tessuto economico e sociale regionale sia storica, pervasiva e costante la presenza mafiosa, come testimoniato dalla attenta e qualificata iniziativa delle Procure ordinarie a conferma del forte condizionamento criminale anche della corretta gestione delle risorse pubbliche. Il che, in ogni evidenza – prosegue la Procura della Corte dei Conti – è indice di rallentamenti nella spesa e/o di patologie da indagare. Ai flussi di denaro derivanti dai piani nazionali e unionali (Programmi operativi regionali e Pnrr) anche per l’anno appena trascorso il territorio regionale ha avuto da gestire ingenti risorse per l’evento straordinario e congiunturale della pandemia da Covid 19”.

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