Mar. Lug 16th, 2024
Appalti e commesse sotto controllate dalla 'ndrangheta. Tre imprenditori e un pubblico ufficiale sono finiti ai domiciliari nell'ambito dell'operazione "Revolvo" condotta dalla Guardia di finanza in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip su richiesta del procuratore di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri. Nell'inchiesta sono indagate altre 10 persone tra cui funzionari del Comune di Reggio Calabria. Contestualmente, è in corso l'esecuzione del sequestro preventivo di 11 imprese attive nel settore edile, per un valore stimato in oltre 10 milioni di euro. ANSA/GUARDIA DI FINANZA EDITORIAL USE ONLY NO SALES

Decisione del Gip di Catanzaro dopo interrogatorio di garanzia

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Revocata la misura cautelare della sospensione dai pubblici uffici nei confronti del medico Adolfo Siciliani, ex direttore del reparto di Radiologia dell’Azienda sanitaria di Crotone, emessa il 3 luglio scorso scorso nell’ambito dell’operazione “Sartoria”, coordinata dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, su una serie di presunti illeciti che sarebbero stati commessi nell’azienda ospedaliera “Pugliese Ciaccio” e in quella ospedaliero-universitaria “Mater Domini” del capoluogo calabrese. La revoca é stata disposta dal Gip di Catanzaro, Gilda Danila Romano. Secondo l’accusa, Siciliani, in qualità di componente del tavolo tecnico della stazione appaltante della Regione Calabria, avrebbe rivelato ai rappresentanti di due aziende che aspiravano all’appalto per la fornitura di attrezzature sanitarie, notizie relative all’iter procedurale che dovevano restare riservate. In cambio Siciliani, stando sempre all’accusa, avrebbe ottenuto un soggiorno gratuito in un albergo di Vienna. Il Gip ha preso la decisione all’esito dell’interrogatorio di garanzia ed in accoglimento dell’istanza presentata dall’avvocato Giuseppe Napoli, difensore di Siciliani. Il penalista, in particolare, ha riferito che “Siciliani ha negato di avere beneficiato nel febbraio del 2019 di un soggiorno gratuito a Vienna, insieme ai suoi familiari, non essendosi mai recato nella capitale austriaca”.

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