Mar. Lug 16th, 2024

Tanti meridionali a caccia dell’ultimo posto in treno prima che il blocco annunciato (ma non formalizzato) diventi legge. Scarso senso civico e cattiva comunicazione: un miscuglio che può fare danni

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l primo sito a raccontarlo è stato Fanpage: poche ore dopo l’annuncio della “chiusura” della Lombardia e di altre undici province, la stazione di Milano si è riempita di gente. In barba alle indicazioni del governo e alla logica. Qualcuno ha anche spiegato perché: «Ho paura di non poter tornare più a casa», ha detto una ragazza sentita da un inviato del sito. Come in un Paese che funziona al contrario, la gente si è riversata sui binari, ha improvvisato prenotazioni e affollato gli Intercity diretti a Sud.

ESODO LAST MINUTE Un vero e proprio mini esodo che segue i tanti ritorni registrati nei giorni scorsi. Un esodo “legale”, peraltro, visto che sulla Gazzetta ufficiale pubblicata oggi, ancora non compare il decreto del Consiglio dei ministri che dispone lo stop agli spostamenti da tutte le “zone rosse” (vecchie e nuove). Partenze last minute – alcune con mascherina, altre senza – che rischiano di sovraccaricare i sistemi sanitari delle regioni meridionali. Un misto di scarso senso civico e comunicazione per lo meno imperfetta (accade quando si fanno filtrare misure non ancora ufficialmente in vigore): con i numeri dell’epidemia che crescono dappertutto, però, questo miscuglio rischia di fare danni.

NESSUNA LIMITAZIONE INTRODOTTA SABATO SERA Riassumendo: l’intenzione del governo di introdurre maggiori limitazioni di movimento e di attività alle persone nelle zone dell’Italia del Nord con il maggior numero di contagi da coronavirus, non si è concretizzata in niente di ufficiale e chiaro sabato sera. Mentre molti mezzi di informazione hanno anticipato per tutta la giornata decisioni in questo senso, arrivando a pubblicare anche una bozza formale di interventi, l’intervento non è ufficiale. Il governo, infatti, ne avrebbe sospeso la pubblicazione per risolvere contraddizioni e passaggi irrisolti. Passata la mezzanotte, dunque, nessuna delle limitazioni ipotizzate e circolate sui media sui media è stata introdotta.

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