L’emergenza epidemiologica derivante dalla diffusione del
nuovo coronavirus (covid-19), accanto alle pesanti ricadute sul fronte
sanitario si sta ripercuotendo sul sistema economico e sociale del Paese.
Attualmente, le conseguenze più preoccupanti si stanno verificando all’interno
dei territori del nord Italia dove il settore agroalimentare rappresenta uno
dei più importanti e strategici assets economici. Lombardia, Veneto ed Emilia
Romagna, valgono insieme il 40% del valore aggiunto realizzato dal settore agroalimentare
made in Italy. Un territorio particolarmente vocato all’internazionalizzazione.
Nel 2018, circa la metà dei prodotti agricoli, cibi e bevande tricolori
consumati sulle tavole straniere, è stata spedita dalle tre regioni sopra
citate. Si intuisce dunque la straordinarietà del momento che, se non gestito
adeguatamente, rischia di coinvolgere a cascata tutta l’Italia. Ciò impone la
ricerca di soluzioni che siano da un lato rapide e incisive e, dall’altro,
definite e regolate all’interno di un progetto di rilancio e sviluppo
dell’intero sistema Paese. Per quel che concerne il settore agricolo, le
principali ripercussioni riguardano il settore agrituristico (le cui
prenotazioni per i prossimi mesi sono state di fatto azzerate) e
l’internazionalizzazione per effetto di limitazioni e ostacoli al traffico di
merci ma anche in seguito a ingiustificati fenomeni di allarmismo nei confronti
del cibo made in Italy che si registrano all’estero. Tali fronti aperti,
rischiano di ripercuotersi negativamente sui principali comparti agricoli con
gli effetti che, probabilmente, saranno più evidenti e incisivi nei prossimi
mesi. In questo contesto, la CIA-Agricoltori italiani propone, una serie di
misure e impegni che puntano, in primo luogo alla immediata gestione dell’emergenza
e, in seconda battuta, ad una prima possibile prospettiva di rilancio
settoriale.
GESTIONE IMMEDIATA EMERGENZA
1) Estensione di alcune misure introdotte dal Decreto legge 2 marzo 2020, n.9 e
previste per le “zone rosse” anche alle Regioni di cui all’Allegato 2 del
Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1 marzo 2020.
Tra cui:
– Sospensione dei termini degli adempimenti e per il pagamento dei tributi e
dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione
obbligatoria (Art. 5).
– Fondo garanzia PMI (Art. 25).
– Misure in materia di lavoro (Art. 13-14-16).
– Misure per il settore agricolo (Art. 33 commi 1-3).
SISTEMA AGRITURISTICO
Sospensione del pagamento dei contributi previdenziali e quelli dovuti dai
datori di lavoro ai dipendenti, delle imposte dirette e indirette (sospensione
dell’IMU e della Tari) per un periodo coincidente con il perdurare della crisi
e, comunque, non inferiore a dodici mesi.
Sospensione, per almeno 12 mesi, del pagamento delle rate dei mutui.
3) Sospensione, per almeno 12 mesi,
della tassa di soggiorno.
4) Incentivi per rilanciare il turismo
attraverso l’adozione di specifici coupon/buoni che i turisti (italiani
e stranieri) possono
utilizzare a copertura parziale della spesa sostenuta presso le strutture
agrituristiche presenti sul territorio nazionale.
5) Incentivo, per i turisti italiani, sotto forma di diritto
alla detrazione fiscale del 19% di parte delle spese sostenute presso le
strutture agrituristiche presenti sul territorio nazionale.
6) Per i viaggi di istruzione nelle fattorie didattiche
annullati, riprogrammazione per il prossimo anno, con i costi a carico dello
Stato e non delle scuole;
7) Sostegno per la partecipazione delle scuole a visite guidate
nelle fattorie didattiche.
SISTEMA PRODUTTIVO AGRICOLO
Concessione di finanziamenti ponte di almeno 24 mesi con restituzione
dell’intera somma in unica soluzione al termine del periodo, garantiti con
garanzia diretta di ISMEA attuata con le spese modalità usate per la garanzia
sussidiaria;
Concessione estensione a titolo gratuito delle garanzie ISMEA;
Stabilizzazione per almeno 36 mesi, fino al prossimo 31 dicembre 2022,
delle misure del credito d’imposta per nuovi investimenti di cui alla legge 27
dicembre 2019, n.160 (art 1, commi 198-206);
Rimodulazione dell’aliquota del 6% (innalzamento al 15%) prevista per
investimenti in beni strumentali diversi da quelli indicati negli allegati A) e
B) della legge 232/2016.
5) Semplificazione delle procedure per il
lavoro stagionale, introducendo maggiore flessibilità degli strumenti rispetto
alla normativa vigente
6) Istituzione di un Fondo per il sostegno
dei settori agricoli maggiormente colpiti dalla crisi.
7) Stabilizzazione della misura di sgravio
contributivi per i giovani agricoltori (articolo 1, comma 503 della legge 27
dicembre 2019, n.160) e riconoscimento dello sgravio contributivo per i giovani
agricoltori che si sono insediati nel corso del 2019.
8) Sostegno alle famiglie attraverso il
riconoscimento della detrazione fiscale del 19% sulle spese sostenute per
l’acquisto di taluni prodotti agricoli e alimentari rientranti nel regime delle
indicazioni geografiche (DOP, IGP e STG ad esclusione dei vini e delle bevande
spiritose) e derivanti dall’agricoltura biologica.
9) Rapida approvazione del “collegato agricolo”
prevedendo al suo interno misure e risorse finanziarie adeguate al periodo di
emergenza.
INTERNAZIONALIZZAZIONE
Campagna informativa sul sistema Paese puntando sul modello Italia
caratterizzato da elementi di salubrità dei cibi, dieta mediterranea,
paesaggio.
Misure di incentivo rivolte a produttori italiani per la partecipazione a
fiere estere.
Misure di incentivo rivolte a produttori stranieri per la partecipazione
a fiere nazionali, affinché il sistema fieristico possa crescere in termini di
competitività rispetto al panorama internazionale.
Monitoraggio costante e rapida individuazione di misure di sostegno
all’internazionalizzazione per le produzioni che rischiano di essere
maggiormente esposte all’emergenza nei prossimi mesi (ad/es frutta estiva).
DIPLOMAZIA/EUROPA
Stabilizzazione delle relazioni commerciali internazionali a partire dai
Trattati commerciali dove l’Italia ricopre una posizione offensiva (ad/es
ratifica CETA) e dalla richiesta ufficiale in sede UE di abolizione del bando
alle importazioni agroalimentari in Russia.
Valorizzare il dialogo con i Paesi Mediterraneo per la condivisione di un
percorso di diplomazia economica.
Garantire in tutte le ambasciate italiane nel mondo la presenza di una
competenza agricola adeguata alle nuove esigenze dettate dall’emergenza (in
particolare sulle barriere non tariffarie).
Impegno del Governo in sede di Consiglio per assicurare il rispetto delle
regole UE sulla trasparenza alimentare inclusa la vigilanza oltre i confini
europei.
Richiesta di attivazione della Riserva di crisi UE.
Aumentare i margini di flessibilità in Europa per il 2020.
Anticipo Premi PAC.
Valutare eventuali deroghe alla normativa sugli Aiuti di Stato nel
settore agricolo.
Continua....
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Ufficio Stampa Cia Calabria