Da fine ottobre 2020 in un reparto ristrutturato due volte che ha sconquassato il Giannettasio, sono stati curati oltre 1500 pazienti ed assunti circa 80 tra infermieri e oss. Gli impegni non mantenuti dalla politica rischiano di dilapidare anche esperienze e conoscenze
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La pandemia ha lasciato solo macerie, evidenziando le vulnerabilità di un sistema sanitario impreparato, soprattutto in regioni come la Calabria. Tra gli sprechi più dolorosi si annovera il caso del reparto Covid dello spoke di Corigliano Rossano. Inizialmente trasformato in un’unità di Pneumologia Covid con 40 posti letto, è ora in fase di smantellamento nonostante fosse contemplato nel nuovo atto aziendale dell’Asp di Cosenza.
Il reparto ha curato oltre 1500 pazienti, ma ora il personale, compresi 6 medici e numerosi infermieri e operatori sanitari, è in fase di trasferimento in altre unità operative o ospedaliari della provincia. La strumentazione, compresi 12 ventilatori polmonari, potrebbe finire inutilizzata o trasferita altrove.
Questa decisione contraddice gli impegni assunti dalla politica locale durante la pandemia, quando si era promesso di mantenere attivo il reparto anche dopo il termine dell’emergenza. Tuttavia, ora si assiste al suo smantellamento, generando frustrazione e disillusione tra il personale e la popolazione locale.