Mar. Nov 19th, 2024

La presidentessa Giulia Audino: “Un omaggio alle mamme e ostetriche ricordando l’importanza della donazione del cordone ombelicale”.

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Domenica in occasione della Festa della Mamma la Gadco Locri consegnerà copri mascherine alle ostetriche, realizzate da Bruno Vita Cartoleria e dipinte da Maria Adele e Cosimo Longo.
Alle neo e future mamme in reparto, in collaborazione con la Commissione pari opportunità del Comune Locri saranno inoltre consegnate mascherine realizzate dalle volontarie della raccolta fondi “Lontani ma vicini” Teresa e Angela che doneranno inoltre termometri per la misurazione della temperatura. Donazione di mascherine anche per il personale medico dei Consultori familiari.

La presidente dottoressa ginecologa Giulia Audino, augurando alle mamme di vivere intensamente ogni momento con i loro figli pensando alla donazione del sangue cordonale, così si esprime:
«La volontà che ci spinge come associazione GADCO a sensibilizzare la donazione del sangue del cordone ombelicale e che in occasione della festa della mamma ci ha portato in piazza in questi ultimi anni, ci fa sentire in dovere di scendere in campo anche quest’anno, nonostante le restrizioni vigenti, così da dare continuità al nostro progetto. Lo facciamo con un piccolo gesto, semplice e nello stesso tempo simbolico, che è quello del “dono” di mascherine alle mamme del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Locri, diretto dal Dottore Giuseppe Macrì. Lo facciamo per ricordare loro la grande opportunità che hanno al momento del parto, cioè quello di donare il sangue del cordone ombelicale, che per loro sarebbe un motivo di grande arricchimento interiore, oltre che essere un atto di grande solidarietà umana. È un piccolo gesto gratuito, ma ricco di significato e di amore, che può salvare un paziente oncoematologico, bambino o adulto che sia.
E’ di qualche giorno fa la notizia del rilascio di un’unità cordonale donata 5 anni fa e crioconservata presso la Cord Blood Bank di Reggio Calabria diretta dalla dottoressa Giulia Pucci, che è stata donata, perché l’unico compatibile in tutto il mondo, ad un paziente affetto da una forma grave di mielodisplasia, in cura presso il Centro Trapianti del Policlinico Gemelli di Roma.
In questo momento storico che stiamo vivendo, il concetto di dono assume un significato speciale, ed è particolarmente importante che questo sia una costante che pervade la nostra esistenza, oltre che essere il motore alla basa del comportamento di tutta la comunità. La donazione del cordone ombelicale è un gesto ricco di significato che può salvare la vita, quindi ha in sé una grande forza vitale. È importante per questo che noi, come GADCO, continuiamo a sensibilizzare le mamme alla donazione. Solo così possiamo essere utili a tutti i pazienti oncoematologici in lista d’attesa in tutto il mondo per un trapianto. Sì, perché la donazione solidale non fa distinzione di etnia, di colore della pelle, di aerea geografica, né di ceto sociale: è rivolto a tutti, in maniera che chi ha bisogno ne possa usufruire. La nostra associazione con questo gesto, che, ci rendiamo conto, è solo una goccia in un oceano di necessità, vuole dare concretezza a ciò che facciamo in questo territorio.
I dati ISTAT parlano chiaro: il 95% dei cordoni finisce nei rifiuti ospedalieri. Modificare questi numeri sensibilizzando alla donazione è il nostro obiettivo e contribuisce ad arricchire di significato il nostro voler fare volontariato, a tutela della vita e all’insegna della solidarietà».

Locri, 06/05/2020
Ufficio Stampa
DB
gadcolocri@gmail.com