Mar. Lug 16th, 2024

Dopo quasi 50 anni, non si ballerà più al “Rebus”. La storica discoteca di Copanello di Stalettì, su uno dei tratti più affascinanti e suggestivi della costa jonica catanzarese, chiude i battenti per la scelta dei titolari di dedicarsi ad altri progetti, lasciando però un segno indelebile nella memoria collettiva. Perché il “Rebus” è stato molto di più di una discoteca, è stato un punto di incontro di chi ama la musica, un “mito” della movida che si è tramandato dal 1970 di generazione in generazione. Grazie alla sua struttura peculiare a 5 livelli, terrazze naturali con vista sul Golfo di Squillace e sulla meravigliosa baia di Caminia, 4 bar, due diversi ambienti musicali, un’ampia zona privée.

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L’ULTIMA COMUNICAZIONE Una chiusura tra l’altro anticipata rispetto al previsto, come si legge sulla pagina Facebook della discoteca in un post firmato dai titolari Aldo, Fabrizio e Annamaria Carpanzano e dallo staff “Rebus”. «A seguito di comunicazione ufficiale prevenutaci dalle autorità, nella quale si pone in modo motivato e tecnico la problematica della viabilità e dell’opportunità di non far sostare mezzi nel tratto di stratta statale n106 adiacente il nostro locale, nel pieno e doveroso rispetto di tale attenzione istituzionale – è scritto – abbiamo deciso di non aprire nel programmato weekend finale della storia del “Rebus”, già da tempo annunciato a tanti amici e clienti. Ciò al fine di evitare turbative della viabilità in un momento in cui si pone in modo più forte l’attenzione di tali tematiche».

ORGOGLIO E COMMOZIONE Il resto è un commiato pieno di passione. «Tanto comunicato – aggiungono Aldo, Fabrizio e Annamaria Carpanzano e lo staff “Rebus” – intendiamo ringraziare pubblicamente quanti, dal lontano 1970, hanno contribuito a fare del nostro locale un punto di incontro storico di diverse generazioni. Per 50 anni siamo stati felici e orgogliosi di dare il nostro contributo all’intrattenimento notturno della costa: oggi abbiamo il desiderio di dedicarci a nuovi futuri progetti. Grazie di cuore a tutti voi (siamo commossi, lo confessiamo)».

a. cant.

Corrieredellacalabria.it

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