Gio. Ago 15th, 2024

Intervento del presidente Franco Verrascina al Summit internazionale per celebrare i sessant’anni della Politica Agricola Comune

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“Gli aumenti insostenibili dei costi di produzione e delle tariffe energetiche, che rischiano concretamente di aggravarsi ulteriormente a seguito del drammatico evolversi della situazione geopolitica internazionale, rappresentano senza ombra di dubbio la priorità sulla quale orientare il dibattito inerente alle sfide future della PAC; per questo riteniamo fondamentale da parte dell’Esecutivo comunitario un intervento che miri a limitare l’impatto sul primario della fiammata senza precedenti dei costi produttivi ed energetici”. Lo ha sottolineato il presidente della Copagri Franco Verrascina intervenendo ai lavori del Summit internazionale “Sessant’anni di Politica Agricola Comune: quali sfide per la PAC? La vision al 2050”, svoltosi al Palazzo della Gran Guardia alla vigilia della 115ª edizione di Fieragricola.

“Un’operazione di questo tipo richiederebbe necessariamente un aumento degli anticipi degli aiuti PAC o quantomeno la possibilità di utilizzare i fondi dello sviluppo rurale per coprire, anche solo parzialmente, i gravosi aumenti poc’anzi richiamati”, ha proseguito Verrascina, evidenziando che “l’obiettivo principale della PAC, che fu nel lontano 1962 la prima politica di aggregazione dell’Europa unita, è e deve continuare a essere quello di incrementare la produttività dell’agricoltura, assicurando un tenore di vita equo ai produttori agricoli e garantendo al contempo prezzi ragionevoli ai consumatori”.

“A tali impegnativi obiettivi si sono aggiunti con la riforma che entrerà in vigore a gennaio 2023 le condivisibili ambizioni, peraltro già portate avanti da tempo dai produttori agricoli, in materia di sostenibilità economica, ambientale e sociale, che dovranno necessariamente essere portate avanti all’unisono. Proprio per questo, una delle maggiori sfide alle quali è chiamato a rispondere il Piano Strategico Nazionale-PSN sarà quella di assicurare il raggiungimento di risultati più ambiziosi con risorse decisamente inferiori rispetto alla scorsa programmazione”, ha continuato il presidente della Copagri, ricordando che il taglio ai danni del primario è di quasi 39 miliardi di euro rispetto alla dotazione attuale, con una diminuzione di oltre il 10%.

“Ulteriori elementi di complessità deriveranno poi dalla necessità di legare tali intenti alle sfide future della sicurezza alimentare, per soddisfare le esigenze di una popolazione mondiale che nel 2050 raggiungerà i 9,7 miliardi, agli obiettivi in materia ambientale, legati al raggiungimento della neutralità climatica al 2050, e alle incertezze sul versante agroalimentare ed energetico che deriveranno dal conflitto in atto sul fronte comunitario orientale”, ha concluso il presidente, che ha partecipato alla sessione pomeridiana dei lavori, dedicata al tema “La nuova PAC 2021-2027 e il Green Deal”, durante la quale è stato fatto il punto, alla presenza del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Stefano Patuanelli, sulla grande sfida lanciata dalla Commissione Europea per un’Europa più verde, sostenibile e rispettosa dell’ambiente.

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