Mar. Lug 16th, 2024

Eni Rewind ricorre al Tribunale amministrativo regionale della Calabria contro le elevate somme richieste dalla Provincia di Crotone per il collaudo dei lavori del Piano operativo di bonifica Fase 1. La multinazionale contesta il pagamento del 3% dell’ammontare totale degli interventi, equivalente a 380 mila euro, ritenuto sproporzionato rispetto al valore delle opere completate nel 2021, stimato in 12,8 milioni di euro.

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La Provincia di Crotone ha posto come condizione per il rilascio della certificazione di fine lavori da parte di Eni Rewind il pagamento di una somma pari al 3% del costo totale degli interventi eseguiti nel Sito di interesse nazionale di Crotone-Cassano-Cerchiara, ammontante a 380 mila euro su un totale di 12,8 milioni di euro spesi nel 2021. Eni Rewind, gestita da Paolo Grossi, ha impugnato questa decisione presso il Tribunale amministrativo regionale della Calabria, contestando la proporzionalità delle tariffe imposte dalla Provincia.

Contestualmente, l’azienda ha chiesto all’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente in Calabria di fornire una relazione tecnica sull’appalto concluso e ha sollecitato il Palazzo di via Mario Nicoletta, guidato dal presidente Sergio Ferrari, a rilasciare la certificazione di corretta esecuzione e completamento del progetto.

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