Mar. Lug 16th, 2024

Tolleranza zero verso le frodi nell’utilizzo dei fondi comunitari. La stretta è stata sancita ieri alla Cittadella da un’integrazione al protocollo d’intesa già esistente tra la Regione e la Guardia di finanza: l’obiettivo è quello di rafforzare il coordinamento dei controlli e dello scambio di dati per monitorare le operazioni finanziate con i fondi comunitari. Una sfida ancora più complessa in vista dell’arrivo delle risorse del Pnrr e della nuova programmazione europea.

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A sottoscrivere l’addendum al protocollo il presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto, e il comandante regionale della Guardia di finanza, il generale Guido Mario Geremia. Dunque, l’obiettivo di condurre in modo più efficace il contrasto alle indebite percezioni di aiuti pubblici passa anche dalla valorizzazione dei rapporti tra istituzioni, all’insegna di collaborazione e trasparenza. Il presidente Occhiuto ha definito «prioritario» il rafforzamento delle azioni a tutela della legalità dell’azione amministrativa relativa all’utilizzo delle risorse Ue, «attraverso la prevenzione e il contrasto di qualsiasi tentativo di utilizzo irregolare o fraudolento dei fondi». E ha aggiunto che «nei prossimi anni avremo uno scenario di rilevanti risorse comunitarie che verranno attivate nella Regione: è opportuno che si abbia la consapevolezza che le Istituzioni vigileranno affinché i finanziamenti Ue rispondano ai tre requisiti base dei Fondi di coesione: ai giusti beneficiari, nella giusta quantità, nei giusti tempi. L’accordo è fondante per centrare questi tre obiettivi».

Dal canto suo il generale Geremia ha rilevato che «la salvaguardia dei fondi nazionali e comunitari rientra da sempre tra le priorità della mission del Corpo. Nella Regione Calabria tale attività, estremamente impegnativa, ha beneficiato del Protocollo d’intesa che oggi è stato ulteriormente migliorato in vista della grande attenzione che sarà dedicata a tale settore, a tutela del corretto impiego dei contributi pubblici in arrivo». Peraltro, è recente la relazione nella quale la sezione di controllo per gli affari comunitari e internazionali della Corte dei conti ha richiamato l’attenzione sulle irregolarità nella spesa dei fondi europei in Calabria, tra irregolarità nella programmazione 2014-2020 e spesa irregolare per 73,9 milioni di euro.

Dunque, l’integrazione arriva al momento giusto. Attraverso collaborazioni e scambi di informazioni si migliorerà infatti l’efficacia dei controlli sui programmi operativi Fse, Fesr, Feasr 2014-2020 agevolando il recupero di quelle somme per qualsiasi motivo indebitamente percepite da soggetti richiedenti nell’ambito dei programmi cofinanziati. Non solo, così potranno anche essere subito comunicate alla Commissione europea le irregolarità accertate nel periodo 2014-2020, un obbligo in capo a ogni Stato dell’Unione.

fr.ra.

Il primo accordosiglato nel 2018

Il protocollo originario tra Regione e Guardia di finanza è stato siglato il 28 giugno 2018 dall’allora presidente Mario Oliverio. Il documento mirava al coordinamento dei controlli e allo scambio di informazioni sui finanziamenti comunitari, per un valore che si aggirava intorno ai 3,4 miliardi di euro. Una cooperazione interistituzionale in chiave antifrode che ha aumentato la sfera d’azione prevista da una precedente intesa sulla programmazione 2007-2013. In quest’ultimo caso, infatti, è stato anche previsto l’accesso della Guardia di finanza ai Sistemi informativi unitari (Siurp e Sian) di censimento delle operazioni. Un percorso di accertamenti che ha portato a risultati ma che, alla luce della messe di risorse in arrivo, si è ora deciso di potenziare.

FONTE GAZZETTA DEL SUD

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