Dom. Lug 28th, 2024

Consiglio regionale approva pdl su rafforzamento del servizio sanitario regionale

Continua dopo la pubblicità...


CAMPAGNA-ANTINCENDIO-2024_6x3mt-4_page-0001
futura
JonicaClima
amacalabria
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
FEDERICOPUBB
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

 Il Consiglio regionale ha approvato la proposta di legge – a maggioranza e con l’autorizzazione al coordinamento formale – sugli “Interventi normativi sulle leggi regionali 11/2011 e 8/2002 e Misure di rafforzamento del servizio sanitario regionale“. Sul punto, il consigliere Raffaele Mammoliti (Pd) ha chiesto il rinvio della trattazione, “per una questione procedurale: la presentazione della legge – ha spiegato – solo il 30 maggio, tempo breve che non ha consentito il necessario e istituzionalmente legittimo passaggio nella commissione competente”.

Mentre Davide Tavernise (M5S) ha censurato il carattere burocratico della legge “che prevede – ha detto – la nomina di 5 nuovi consulenti da affiancare al Presidente/Commissario alla sanità, con una spesa annua di 500mila euro per i prossimi tre anni. Si continuano a nominare esperi e direttori, mentre noi registriamo le proteste di tanti medici ed infermieri, che in ogni parte della Calabria continuano a lavorare in una situazione di vergognosa carenza di personale”. Ferdinando Laghi (Lista De Magistris) è intervenuto sul mancato passaggio in Commissione ed ha parlato di metodo approssimativo.

A tutti ha risposto il presidente della Giunta Roberto Occhiuto che ha descritto la legge come una mera formalità, conseguenza del Decreto Fiscale approvato dal Parlamento, che prendendo atto di una sentenza della Corte Costituzionale che riconosce alla Regione, ed al Commissario la necessità di avvalersi di consulenti per la migliore gestione del settore sanitario, ha autorizzato la nomina dei suddetti esperti, che però, saranno, “e questo non ci sta bene – ha detto Occhiuto -, a carico del Bilancio regionale, prevedendo una specifica norma nel documento contabile regionale. Non posso essere da solo ad affrontare i giganteschi problemi della sanità”. Nell’esame dell’articolato sono scaturite diverse interlocuzioni tra la minoranza e il Presidente Occhiuto riguardante il settore della sanità nel suo complesso, con la costruzione dei nuovi ospedali in itinere e la necessità di incentivare l’arrivo di nuovo personale medico e paramedico in Calabria. Sulla base di una integrazione all’ordine dei lavori il Consiglio ha approvato, con l’introduzione di alcuni emendamenti, la proposta di legge recante “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 16 aprile 2002, n. 19 – Norme per la tutela, governo ed uso del territorio – Legge urbanistica della Calabria” e quella recante una “Modifica alla legge regionale 20 aprile 2022, n. 10 (Organizzazione dei servizi pubblici locali dell’ambiente)”.

Rinviato il punto sulle nomine

Il Consiglio regionale ha rinviato alla prossima seduta, su richiesta di Giovanni Arruzzolo, i punti riguardanti le nomine di competenza regionale riguardanti la scelta dei componenti del Comitato regionale per le Comunicazioni, Corecom Calabria, e i componenti della Commissione regionale per le Pari Opportunità. Una prassi che la minoranza da più parti ha definito obsoleta perché priva il Consiglio regionale della funzione e la prerogativa sulla scelta di importanti nomine. Approvato, poi, il provvedimento amministrativo di iniziativa d’Ufficio recante: “Effettuazione referendum consultivo obbligatorio sulla proposta di legge n. 54/12^ di iniziativa del Consigliere regionale Graziano, recante: ‘Modifica dei confini territoriali dei comuni di Serra d’Aiello e Amantea della provincia di Cosenza”. La seduta si è conclusa con l’approvazione delle tre mozioni inserite all’esame dell’Aula nel corso della seduta: quella di Amalia Bruni (Misto) sugli atti vandalici verificatisi a Corigliano – Rossano, quindi di Davide Tavernise (M5S) inerente la cancellazione dei treni regionali sulla tratta Cosenza-Reggio Calabria e di Pasqualina Straface (Fi) sulla crisi del settore ittico a causa del caro gasolio.

Print Friendly, PDF & Email