Sab. Ago 10th, 2024

Revoca Assessore per presunto assenteismo ingiustificato; accuse infondate, si chiede trasparenza e sfiducia Sindaco

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In data 25 Gennaio 2024, viene emanato Decreto di revoca alla carica di Assessore comunale con la seguente motivazione cito test.”…“ ha dimostrato disinteresse alla vita politico-amministrative..”,  “…tale ASSENZA si palesa particolarmente significativa alla luce delle deleghe a lui conferite” , “..l’intero gruppo di maggioranza…chiede la revoca dell’incarico conferito”.

Preso atto che tali affermazioni lasciano sgomenti e impauriti quando a profferirle è un Primo Cittadino consapevole di mentire, ma  ancor più se tali dichiarazioni vengono avallate da 6 Consiglieri di Maggioranza e inseriti in un Decreto di revoca.

Ad onor del vero e perché lo devo a quei cittadini che mi hanno votato, oltre che lo devo a me stesso e alla mia dedizione fin dall’inizio oppressa da comportamenti da sgherri di don Rodrigo, se vengo accusato di assenteismo e un

autorevole Quotidiano, rimarca che ero presente fino alle ultime adunanze consiliari e di giunta e con maggiore valore probante lo dicono le presenze inviatemi dall’Ente in cui si legge la mia costante presenza se non nei soli casi che specifico: due Consigli comunali andate deserte nelle date del 14.11.2022  e del 22.12. 2022, un’altra assenza per malattia da Covid con tanto di certificato e visita domiciliare essendo stato anche insegnate di scuola in quel periodo (27.01.2022) e un assenza giustificata con certificato medico che la Presidente ha volontariamente o involontariamente omesso di mettere a verbale e precisamente nella data del 02.05.2023 e per la quale chiedo e pretendo spiegazioni. In realtà nessun assenza.

E qui la domanda nasce spontanea; su quali documenti i Consiglieri di maggioranza ai fini della richiesta di revoca al Sindaco hanno redatto la nota del 12.12.2023 e firmato l’ignominioso comunicato di solidarietà (non abbiamo ancora capito su cosa) al Sindaco, in risposta al mio comunicato che si rivolgeva esclusivamente al Decreto di Revoca, basato sull’accusa di assenteismo ingiustificato? E dopo, su quali assenze il Sindaco ha deciso di revocare  il mio incarico giustificando l’illegittimo Decreto con motivazioni mistificatori? Come diceva Indro Montanelli delle due una, o siete mentitori incalliti o siete incompetenti e in entrambi i casi io e la cittadinanza siamo in pericolo di fronte ad Amministratori che gestiscono la vita politica con tale modus operandi minando fortemente le regole di legalità, imparzialità e buon andamento dell’attività amministrativa, oltre che macchiarsi di reati perseguiti e puniti dalla legge.

Ammetto che su alcune assenze il Primo Cittadino aveva ragione ma non hanno riguardato certo la vita amministrativa per la quale sono “sceso” accanto ai cittadini e mi sono posto a loro ascolto e sostegno, come si potrà testimoniare in un Civico Consesso aperto a tutti che auspichiamo venga fatto e che chiediamo a gran voce.

La mia assenza era soltanto in locali e taverne dove io non prendevo parte non considerandoli luoghi in  cui si potesse/dovesse gestire la vita politica.

Evidentemente il Sindaco con la complicità dei Consiglieri di maggioranza ha voluto sabotare la mia figura politica, forse una figura scomoda, temibile e quindi da allontanare in tutti i modi?

Il Primo Cittadino dall’alto del suo scranno non ha mai lasciato libera la mia espressione politica, addirittura mi impediva di rispondere ad attacchi alla Maggioranza se non come lui pretendesse; sono riuscito a parlare liberamente nel Consiglio Comunale solo una volta e quando Lui era assente! Nelle mie deleghe dovevo essere autorizzato da lui anche semplicemente per incontri nel plesso scolastico. Voglio far notare che le deleghe mi sono state affidate il 23.05.2023 (cioè sei mesi fa) e sotto mia insistenza, perché il Primo Cittadino aveva interesse a denigrarmi anche solo per averle chieste, come ha sempre fatto su ogni cosa della mia persona, nei salotti privati e nelle strade di campagna, ma la “rabbia” la Maggioranza l’ha imputata a me? Ai posteri l’ardua sentenza!

Da sempre e soprattutto nei sei mesi di deleghe i veti impostemi dal Primo cittadino sono stati serrati e denigranti al limite della prevaricazione, e sono certo di avere onorato il mio ruolo con onestà e dignità.

Ogni mia proposta al di fuori del Consiglio veniva bocciata prima che arrivasse ad essere sviluppata ed attuata. E’ doveroso ricordare a chi ha la mente offuscata quali sono state alcune delle mie iniziative:

-Argini distrutti del fiume Stilaro difronte la zona industriale per attraversamento del metanodotto SNAM, vi sono state mail di scambio tra Ente e Società mai protocollate dall’ufficio tecnico e tenutemi nascoste per oltre 2 mesi, scoperte successivamente quando presi i contatti con la Snam stessa e appurai che l’Ufficio tecnico non rispose alle mail di richiesta di ispezione;

-il problema della costante interruzione soprattutto in Estate del servizio idrico nella zona delle campagne;

– la richiesta di modifica del menù scolastico che Sindaco e Maggioranza mi hanno impedito di seguire ed attuare, provati dai contatti presi con il responsabile dell’ASP. Probabilmente la Maggioranza e il Sindaco ignorano  (o forse è meglio ignorare) che tra le mie Lauree e specializzazioni, ho la fortuna di essere presente nel Comitato Etico della Regione Calabria come Farmacologo ed Esperto in Nutrizione, ma nella Commissione di controllo del Menù scolastico è stato inserito a suo tempo l’attuale Assessore, sarà un caso o forse no!;

-la Richiesta con pec all’ufficio tecnico dei fascicoli per la riqualificazione ex consultorio, impeditomi da una risposta generica in cui mi si dice che stanno cercando il fascicolo ma che non si trova;

-mancato rilascio password per invio e ricezione pec come da diritto di ogni Assessore addirittura con deleghe;

-la costante presenza nell’accoglienza dei migranti, contatti con la Questura, i carabinieri e presa in carico e cura di malattie cutanee personalmente;

-Richiesta di aprire uno sportello Nutrizionale gratuito per le classi più deboli e mai concessomi di farlo per iscritto;

Pertanto la Maggioranza che rappresenta i cittadini stilesi, ha mentito spudoratamente avallando un Primo Cittadino nelle sue follie personali e politiche, gettando fango e discredito sulla mia persona e violando in modo grave diritti costituzionalmente garantiti oltre che macchiarsi di reati gravi al mio onore, decoro e reputazione con accuse infamanti che dimostrano  cosa alberga nei loro cuori e nei loro intenti non certo nei miei.

Inoltre è bene dire che il comunicato di “solidarietà” l’ho dovuto leggere sui giornali prima che mi venisse recapitato come era doveroso che fosse, ricevendolo sulla pec soltanto in  data 05.02.2024 e per i cui fatti enucleati che sono alla base della mia richiesta di mozione per atti personali, chiedo in questo Consiglio oggi un civico consesso aperto, oltre al fatto che i miei legali stanno valutando di adire le Autorità competenti.

Inoltre è tutto dire che la fiducia come atto del Sindaco viene veicolato dalla Maggioranza con una nota del 12.12.2023 (ci viene da pensare ad una fiducia condizionata!!!!) che reitera il discorso dell’assenteismo e poi sui quotidiani mi si accusa di fatti indegni per un uomo, un professionista e un amministratore; attenzione però, che il Primo Cittadino da abile (o forse no) scacchista a meno di ventiquattro ore dall’emanazione del Decreto in cui mi revoca per assenteismo, davanti al giornalista Franco Ugo, sostiene al solito, tutto e il contrario di tutto.

Alla domanda del Giornalista di spiegare questo rimpasto, il Sindaco cosi sortisce , cito test:”nulla di particolare, solo che stiamo entrando in una fase in cui dobbiamo raccogliere i frutti e serve una persona più presente, forse il Dottore Marulla per impegni personali e professionali ha poco tempo..”

Ma come, è la fiducia che non c’è non l’abbiamo riferita? I gravi fatti sbandierati sui giornali da una Maggioranza cieca, sorda e complottista non l’abbiamo riportati?

Mi sembra chiaro che dietro alla mia revoca ci sia altro, lo si capisce chiaramente nonostante i claudicanti e risibili tentativi di usare la stampa per gettare fumo con del basso cicaleccio e sperare di sviare l’attenzione da atteggiamenti mistificatori in cui appare chiaro che l’assenteismo non abbia nulla a che vedere con il vero motivo di revoca, o forse il Sindaco dimentica le sue azioni e comportamenti in questi due anni e mezzo!

Eppure la sera del 29 Gennaio dopo il mio comunicato il sig. Sindaco si è attaccato al telefono di altri, chiamando la mia compagna alle 19.26 e tenendola esattamente 1 ora, 2 minuti e 44 secondi per dire che avrebbe fatto un altro comunicato per “abbassare i toni”,  o meglio, che avrebbe chiamato per chiedere se avessero o meno mandato in stampa il comunicato della Maggioranza per bloccarlo e  dal quale si dissociava proprio perché non avendolo scritto lui, un eventuale querela se fatta, andava indirizzata verso i firmatari del comunicato. Lascio le valutazioni a chi deve valutare!

Il 30 Gennaio alle 15.07 un’altra chiamata di 29 minuti e 9 secondi dicendo che voleva 72 ore duranti i quali avrebbe rimesso le cose a posto (non avevamo capito cosa dovesse mettere a posto) credo e spero si riferisse allo smentire la sua stessa maggioranza che si è resa responsabile di fatti gravissimi ai miei danni.

Voglio concludere usando una metafora nota al Primo Cittadino: quando ti gettano un salvagente perché non sai nuotare, una, due, tre volte e non lo afferri, vuol dire che vuoi annegare!

Per quanto sopra e molto altro che spiegherò davanti ai cittadini, chiedo al Presidente che venga riconosciuta la presente mozione per gravi fatti personali art. 30 del Regolamento e per gli estremi di reato perpetrato ai miei danni, nonostante il firmatario di quel comunicato e della nota del 12.12.2023 fosse anche il Presidente stesso.

Chiedo inoltre ai sensi di quanto disposto dall’art 5 del Regolamento del Consiglio comunale la convocazione di un Civico Consesso aperto con il consenso di tutti i Consiglieri liberi.

Per i fatti detti e per quanto dimostrerò in ogni sede, chiedo la sfiducia del Sindaco da parte dei Consiglieri e le sue immediate dimissioni.

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