Mar. Lug 30th, 2024

Oliverio intima ritiro.Firmatari si giustificano:non è vitalizio

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Un sistema contributivo previdenziale per i consiglieri regionali della Calabria. E’ quanto prevede un disegno di legge bipartisan sottoscritto da 20 dei 30 componenti dell’Assemblea legislativa calabrese che ha scatenato un diluvio di polemiche – perché visto come il tentativo di ripristinare il vitalizio – e l’ira del Governatore Mario Oliverio che ha intimato il ritiro della proposta minacciando la fiducia se dovesse arrivare in aula. Domenico Battaglia, del Pd, primo firmatario del documento – sottoscritto dai dem Giuseppe Aieta, Domenico Bevacqua, Sebi Romeo, Michele Mirabello e Antonio Scalzo; Francesco D’Agostino, Mauro D’Acri, Orlandino Greco, Franco Sergio e Vincenzo Pasqua (Oliverio presidente); Arturo Bova, Giuseppe Giudiceandrea e Giuseppe Neri (Democratici progressisti); Giovanni Arruzzolo e Baldo Esposito (Ncd); Francesco Cannizzaro e Giuseppe Graziano (Cdl); Ennio Morrone (Fi) e Giovanni Nucera (La Sinistra) – ha provato a gettare acqua sul fuoco. Puntiamo, ha sostenuto, “ad introdurre anche in Calabria, il sistema contributivo previdenziale per gli eletti, che non ha nulla a che vedere con il vecchio vitalizio; un sistema previdenziale uguale a quello previsto dalla Camera e dalle altre Regioni ed in analogia a quello vigente per i dipendenti pubblici”. Bova, presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta, dopo avere ammesso di avere sottoscritto la proposta di legge “forse in maniera troppo frettolosa”, ha tenuto a ribadire di rimanere “saldamente dell’idea che mai e poi mai ci possano essere dei vitalizi per i consiglieri”. Ed ha annunciato di avere già presentato istanza per il ritiro della firma. Quale che sia l’intento della proposta di legge, apparsa a molti come il tentativo di ripristinare il vitalizio, Oliverio l’ha bollata come “inopportuna e non condivisibile, distorcente e che serve solo ad alimentare le trombe del populismo e dell’antipolitica”. Una posizione che ha trovato il sostegno della segreteria regionale del Pd e dei Giovani democratici. In linea col governatore anche il presidente del Consiglio regionale Nicola Irto, che ha definito “non prioritario né utile il pdl sul trattamento pensionistico” aggiungendo che “deve cedere il passo dinanzi alle ben altre emergenze che contraddistinguono la realtà socio-economica calabrese”. A chiedere il ritiro immediato della proposta sono stati il segretario regionale di Rifondazione comunista Pino Scarpelli e Idv, che l’ha definita “vergognosa”.

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