A Condofuri, scontro tra il sindaco Paino e l’opposizione di Iaria sulla demolizione della scuola Bachelet. Paino accusa Iaria di ostruzionismo; Iaria denuncia poca trasparenza nella gestione.
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Quella che doveva essere la fine di una lunga attesa e l’inizio della rinascita per la scuola Vittorio Bachelet si è trasformata in un botta e risposta al vetriolo tra il sindaco Filippo Paino e l’opposizione capeggiata dall’ex primo cittadino Tommaso Iaria. Il tema? Non solo la demolizione e ricostruzione dell’edificio scolastico, ma soprattutto il confronto acceso su trasparenza, responsabilità e, per molti, la strumentalizzazione politica di una vicenda che ha radici profonde nella storia recente di Condofuri.
Il sindaco Paino: “Una scuola da abbattere, un sistema da cambiare”
Con un discorso amaro e polemico sul cantiere, il sindaco Paino non ha perso l’occasione per lanciare frecciate contro la vecchia amministrazione. Mentre il braccio meccanico iniziava a demolire le mura della Bachelet, Paino ha puntato il dito contro chi, a suo dire, ha lasciato che l’edificio si deteriorasse al punto da diventare un pericolo per gli studenti e il personale. “Questa scuola si sbriciola sotto una lieve pressione. Mi chiedo che materiali abbiano usato e chi abbia vigilato sulla sicurezza. Qualcuno ha chiaramente fallito nel suo compito.”
Parole che non solo sottolineano il fallimento delle amministrazioni precedenti ma lasciano intendere una gestione approssimativa e superficiale della cosa pubblica. Paino ha rincarato la dose, accusando Iaria di aver avuto anni a disposizione per intervenire ma di non aver fatto nulla di concreto per la sicurezza degli studenti: “Abbiamo lavorato in silenzio per garantire una scuola sicura. Non siamo qui per cerimonie o passerelle; quelle le lasciamo a chi non ha fatto nulla. L’attuale amministrazione agisce, non parla.”
La replica di “Rilanciamo Condofuri”: “Trasparenza negata, arroganza garantita”
La risposta dell’opposizione non si è fatta attendere. In un comunicato ufficiale, il gruppo Rilanciamo Condofuri ha denunciato quella che definisce una mancanza di trasparenza e una gestione opaca da parte dell’attuale amministrazione. L’ex sindaco Tommaso Iaria ha chiesto chiarimenti sulla nomina del Direttore dei Lavori, l’ingegnere Sergio Marando, e sui fondi stanziati per il progetto, accusando il segretario comunale, Dott. Pietro Emilio, di ostacolare le richieste di accesso agli atti. “Ci domandiamo cosa abbia da nascondere il segretario e perché Paino non sia disposto a fornire i documenti. Forse c’è qualcosa che non vogliono farci vedere?”, ha dichiarato Iaria.
Non si tratta, secondo l’opposizione, di un semplice atto di ostruzione, ma di un diritto sancito dalla legge: “Le nostre richieste di accesso agli atti non sono capricci. Sono strumenti legittimi di controllo. Se Paino si rifiuta di rispondere, c’è da chiedersi quali interessi stia difendendo davvero.” La scelta di coinvolgere il Prefetto di Reggio Calabria è un segnale chiaro che il gruppo non intende mollare la presa e che considera l’atteggiamento del sindaco e del segretario come un attacco al principio di trasparenza amministrativa.
Parole forti e accuse reciproche: un clima sempre più teso
Lo scontro, che inizialmente riguardava solo la demolizione della scuola, ha ormai travalicato i confini del progetto e sta assumendo i toni di una battaglia politica a tutto campo. Paino accusa Iaria di essere un ostacolo al progresso, denunciando una presunta campagna denigratoria volta a bloccare i lavori e impedire che la comunità possa finalmente riappropriarsi del diritto all’istruzione. “L’opposizione sta facendo di tutto per fermare il nostro progetto. I loro tentativi di sabotare i lavori sono noti a tutti. Ma noi non ci fermeremo,” ha tuonato il sindaco.
Iaria, dal canto suo, non si tira indietro e replica colpo su colpo, ricordando che il diritto di accesso agli atti è un dovere di vigilanza, non un ostacolo: “Se Paino ha la coscienza pulita, allora perché tutta questa resistenza nel fornire i documenti? Quando si lavora per la comunità, la trasparenza non è un’opzione, è un obbligo.” L’ex sindaco, in modo sarcastico, ha aggiunto che Paino dovrebbe preoccuparsi meno della “scena” e più della sostanza: “Non ci sono solo le ruspe e le foto di rito. C’è un’amministrazione che deve rispondere ai cittadini e a chi la controlla.
Maria Teresa Criniti