Mer. Ago 7th, 2024

L’uomo, rintracciato ad Isola di Capo Rizzuto, dopo le formalità di rito è stato accompagnato al carcere di Catanzaro

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I carabinieri della Stazione di Isola Capo Rizzuto, proseguendo la costante opera di controllo del territorio in ogni ambito, hanno rintracciato e arrestato, in esecuzione del provvedimento di condanna emesso dalla Corte d’Appello di Catanzaro – confermato dalla pronuncia della Corte di Cassazione della scorsa settimana – M.P., trentunenne italiano residente ad Isola Capo Rizzuto, condannato a quattro anni di reclusione per estorsione aggravata dal metodo mafioso. I fatti attribuiti al soggetto dall’imputazione, che hanno superato il vaglio della Suprema Corte, risalgono al 2016, quando il giovane ha danneggiato, estorto denaro e minacciato in particolare un’impresa del territorio. Per i reati appena descritti – si legge in una nota dell’Arma – è stata riconosciuta l’aggravante del metodo mafioso, poiché il soggetto è risultato essere associato alla cosca “Arena” di Isola di Capo Rizzuto e aver attuato i comportamenti descritti avvalendosi dell’appartenenza all’associazione mafiosa e dell’intimidazione che questa provoca. L’uomo, rintracciato ad Isola di Capo Rizzuto, dopo le formalità di rito è stato accompagnato al carcere di Catanzaro.

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