Simona Scarcella, ora sindaca di Gioia Tauro, denuncia irregolarità nelle commissioni giudicatrici dell’AdSP: procedimenti penali e disciplinari non dichiarati coinvolgono quattro membri, sollevando dubbi sulla trasparenza e l’integrità delle procedure concorsuali
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La neo sindaca di Gioia Tauro, Simona Scarcella, ha segnalato all’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) presunte irregolarità nella composizione delle commissioni giudicatrici per 13 procedure concorsuali avviate dall’Autorità di Sistema Portuale (AdSP) dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio per la ricerca di personale, compreso quello dirigenziale. All’epoca dei fatti, Scarcella ricopriva il ruolo di Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT) dell’Ente.
Le irregolarità segnalate riguardavano la pendenza di procedimenti penali e disciplinari non dichiarati a carico di quattro membri delle commissioni, circostanza che avrebbe comportato la loro incompatibilità con il ruolo assegnato. Scarcella aveva inoltre presentato un esposto alla Procura, asserendo che quattro delle auto-dichiarazioni fossero mendaci e coinvolgendo il direttore del personale e il segretario generale dell’epoca per omissione di controllo sulle procedure attivate dall’Authority.
È importante ricordare che la denuncia nasceva dall’obbligo, da parte dei componenti delle commissioni giudicatrici dei 13 pubblici concorsi organizzati dall’ente, di presentare auto-dichiarazioni attestanti l’assenza di condanne penali per reati contro la Pubblica Amministrazione. Tali condanne avrebbero chiaramente determinato l’esclusione dei membri dalle commissioni di valutazione.
Questa vicenda sottolinea l’importanza di un rigoroso controllo e trasparenza nelle procedure concorsuali pubbliche, per garantire l’integrità e l’affidabilità delle istituzioni coinvolte.