La direttiva Bolkestein, la rigidità del provvedimento, i danni per gli imprenditori del settore balneare e i rischi per un comparto fondamentale per l’economia nazionale e calabrese sono stati al centro dell’intervento di Giuseppe Nucera, nella conferenza stampa tenuta alla Camera dei Deputati dai gruppi parlamentari di centrodestra su questo argomento. Intervenendo nella qualità di delegato del presidente nazionale di Assobalneari Federturismo Confindustria, Fabrizio Licordari, Nucera (referente per la Calabria della stessa associazione) ha illustrato, dal punto di vista degli imprenditori di questo comparto, le inaccettabili conseguenze dell’attuazione della Bolkestein in Italia. “L’obbligatorietà di una procedura di gara per le concessioni scadute sulle aree demaniali, nel nostro Paese, potrebbe assestare un colpo gravissimo, forse mortale all’economia di migliaia di imprese e di famiglie. Il meccanismo della Bolkestein – ha spiegato Nucera – non può essere applicato così, automaticamente, in un territorio nel quale ci sono ragioni storiche e sociali che rendono una tale scelta controproducente. Ci sono moltissimi operatori, in larga parte aziende a conduzione familiare, che hanno investito tutto nella creazione di stabilimenti che per definizione non possono essere spostati o trasferiti, stante l’assoluta coincidenza e identità tra l’impresa balneare e il territorio sul quale essa opera. Il rischio di perdere la concessione non solo renderà impossibili futuri investimenti da parte dei piccoli imprenditori, che rappresentano la spina dorsale del tessuto produttivo italiano, ma potrebbe provocare conseguenze gravissime con un’emorragia di partite iva e di posti di lavoro, comprimendo il volume d’affari di un settore che invece oggi più che mai è strategico per l’economia italiana”.
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Con particolare riferimento alla Calabria, Nucera ha sottolineato che “è importantissimo salvaguardare un patrimonio di imprenditorialità, occupazione, indotto e valore, oggi più che mai rilevante alla luce della crescita esponenziale del turismo regionale. Le oltre 9 milioni di presenze del 2017, miglior dato degli ultimi vent’anni, rappresentano un chiaro segnale di sviluppo”.
Per Giuseppe Nucera “il sistema esistente nel nostro Paese si è fondato su un dato, quello della consuetudine della concessione diretta dalla pubblica amministrazione al privato, giustificata dal valore sociale ed economico di tale concessione che crea occupazione e consente anche la riqualificazione di aree altrimenti degradate. Tra l’altro – ha concluso il delegato del presidente nazionale di Assobalneari – la direttiva Bolkestein così com’è stata pensata è strutturata può solo favorire i grandi gruppi del settore, che spesso non sono italiani, a scapito degli imprenditori locali. Una situazione che non possiamo accettare e su cui è indispensabile che lo Stato apporti tempestivamente idonei correttivi per impedire il consumarsi di un irreparabile pregiudizio alla nostra economia, anche sul modello della Spagna, altro grande paese turistico, che ha previsto proroghe a lungo termine del sistema vigente, salvaguardando così imprese e occupazione”.
Labecom