Mer. Lug 17th, 2024

L’8 marzo, come ogni anno, nel mondo si festeggia la donna, e credo sia doveroso insieme al gruppo di Gioventù Nazionale e al mio portavoce Francesco Catania ricordare la  tragedia del 1911, quando 146 lavoratrici morirono a causa dell’incendio della fabbrica Triangle.

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Ricordando anche Il 1917, a San Pietroburgo, le donne marciarono lungo le strade per il “Pane per la pace”, chiedendo la fine della guerra e manifestando per i propri diritti.

L’8 marzo, più che una festa – oggi commercializzata dal fenomeno globale e consumistico – è una ricorrenza che va onorata nel ricordo delle conquiste sociali,politiche ed economiche raggiunte grazie all’impegno poderoso delle donne.

Molti governi – nel mondo – sono composti almeno per la metà da donne e ruoli sensibili delle Istituzioni economiche, politiche e sociali, sono ricoperti da donne.

Ci siamo battute per i diritti umani e per quelli delle donne da sempre, contribuendo a scrivere pezzi importanti della storia degli ultimi 80 anni.

Per questo motivo, la “festa della donna” è e deve essere un momento di confronto ed analisi sulla condizione femminile nel mondo.

In questo senso, non possiamo dimenticare che oggi è ancora il tempo delle violenze e delle discriminazioni di genere, di una parità tra sessi spesso perorata ma ancora troppo poco realizzata.

Basti pensare alle riluttanti dichiarazioni del Parlamentare Europeo Korwin Mikke che, solo pochi giorni fa, ha sostenuto la necessità di ridurre la retribuzione per le lavoratrici donne,denigrandole.

Ecco perchè, nonostante i grandi passi avanti compiuti, sono convinta che ci sia ancora molta strada da fare.

Anche nei territori e nelle singole comunità può farsi molto per un intervento radicale principalmente culturale.

Da qualche anno, a titolo esemplificativo, molti Comuni dedicano vie e piazze a donne meritevoli e molti altri hanno istituzionalizzato la costituzione di parte civile nei processi per femminicidio.

Concludo ,esortando la figura della donna in politica .Oggi mi ritrovo ad essere la vice-coordinatrice di un gruppo straordinario che insieme a Francesco Catania ,coordinatore di Gioventù  Nazionale Gioia Tauro, ha tanta voglia di fare .

Siamo la componente giovanile di un partito,quindi la forza  giovanile di un’organizzazione  politica . La stessa parola “giovani” implica rinnovamento e noi siamo la futura classe dirigente,una classe però ,in cui ancora le donne costituiscono una minoranza.

Dunque spero che l’8 marzo sia ancora una volta un momento di riflessione che produca conseguenze quotidiane e che sappia porre la questione di genere come centrale anche nel dibattito politico locale.

 

Angela angilletta

Vice portavoce del Movimento Gioventù Nazionale di Gioia Tauro

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