Mar. Ago 6th, 2024

Riportiamo, qui di seguito, un comunicato integrale del gruppo politico “Caulonia Unita”:

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“NIENTE DI NUOVO E TANTO DI VECCHIO”

“Qualcuno apre e svolge la campagna elettorale all’insegna del “messaggio” politico che sa promuovere meglio: SE STESSO. Propaganderà, con tutte le sue forze, il vero “programma” che si riassume in un nome e un cognome: IL SUO. Alcuni candidati – privi di contenuti – vogliono appropriarsi della Casa Comunale, confermando la natura sempre più proprietaria, d’una coalizione (Cagliuso) o sbandierante la tessera del PD, l’altra (Franco). E provano ad impossessarsi del malridotto e indebitato Comune di Caulonia, rafforzando la natura populistica e sempre più plebiscitaria di una leadership che, ingabbiata dalle regole dettate dai transitori riferimenti del momento e insofferente alle mediazioni che vengono dalla società civile e dal terzo settore, fatica a ritrovare la sintonia con l’opinione pubblica. Lo prova il fatto che la stessa Caulonia, che in passato gli aveva dato il consenso, sembra assai meno disposta a rinnovargli la fiducia. Secondo “Caulonia Unita”, quale ultima ratio – prima di cedere all’istinto di votare scheda bianca o nulla – bisogna puntare, non sulle poco accreditate liste, ma sui candidati presenti nelle due compagini che possono vantare di essere stati, oltre che persone per bene ed affidabili, buoni amministratori. Di qui al 12 giugno di torsioni della realtà ne vedremo e sentiremo molte altre da diversi degli eleggibili, nel tentativo di ritrovare quel rapporto quasi “sciamanico” con ciò che, arrogantemente, considerano il loro “popolo servile” e di rinnovare mediaticamente quel “contratto con gli elettori”, che finora è rimasto nei cassetti  della scrivania. Con le liste presentate, il puzzle dei papabili è ormai completo, ma il valzer delle alleanze sottobanco che sovvertono gli assetti precedenti, sembra che vada vergognosamente avanti. Elementi della cosiddetta politica cauloniese, che fino a ieri “ragliavano” contro gli acerrimi avversari, ora cercano di accordarsi con gli stessi. Promesse su promesse, che nemmeno il migliore Berlusconi, o Andreotti, potevano fare, e loro se promettevano facevano, a volte male, ma facevano. A Caulonia, invece, di falsi Berlusconi e di Andreotti ce ne sono tanti, il tutto in un turbinio di false promesse che a noi, cittadini di questo meraviglioso paese, fanno solo sorridere. Caulonia è intelligente e la sa lunga su chi credere veramente, non si farà per niente infinocchiare, perché finora ha pagato duramente sulla propria pelle. Difatti, le bugie e gli inganni hanno tutti una data di scadenza, tutto alla fine si scopre e, nel frattempo, la fiducia muore, per sempre. A Noi di “Caulonia Unita”, che non manchiamo certo di memoria storica politica del Paese, piacerebbe sapere quanto dei vecchi volti noti candidati nelle due compagini siano affidabili, politicamente, ci chiediamo quanta parte degli eventi deleteri degli ultimi anni di Caulonia, che staremmo per ricostruire, non siano in realtà un’invenzione della nostra mente. Il paradosso dei paradossi in queste elezioni di Caulonia consiste in quei candidati che parlano di rinnovamento, novità, modernità, giovinezza: parole che cambiano significato alla velocità con cui secca l’inchiostro per scriverle, in quanto al momento non abbiamo più nulla di nuovo da dire: purtroppo, il nuovo è già tutto prenotato dal vecchio modo di fare politica che non vuole mollare, schiacciando sempre più i diritti dei cittadini. Ma il 12 giugno andiamo a votare anche per il Referendum sulla Giustizia, di cui nessun candidato ne parla – a dire il vero non ne parla quasi nessuno – come se la giustizia fosse un optional per loro. Noi di “Caulonia Unita” comunichiamo che siamo per il SI, anche se i buoni Governi non dovrebbero ricorrere ai Referendum perché il risultato, nella completa disinformazione, potrebbe essere legato a luoghi comuni facenti esprimere, erroneamente, i cittadini. Concludendo, “niente di nuovo e tanto di vecchio”.

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