In uno dei più rinomati lidi cittadini, impreziosito dal fascino di un tramonto mozzafiato, si è svolta una serata dedicata alla poesia e al teatro, dove i versi della silloge Come foglie d’acanto, scritta da Michele Carilli e pubblicata da “La Rosa del Pozzo” Edizioni, hanno catturato l’attenzione del pubblico.
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La raccolta poetica di Carilli, come lo stesso autore ha spiegato nel corso della presentazione, nasce dall’intensa esperienza emotiva vissuta durante la stesura di due sue opere teatrali di successo: 1861 – La brutale verità, che esplora la storia del Sud Italia durante il Risorgimento, e Decimo – Come foglie d’acanto, che ha recentemente trionfato al “Gran Premio del Teatro Italiano” della Federazione Italiana Teatro Amatori, ricevendo il premio “gradimento del pubblico” lo scorso giugno in Puglia.
Entrambe le opere teatrali affrontano vicende storiche poco conosciute, che hanno alimentato nell’autore un sentimento di indignazione e la necessità di trasferire su carta le emozioni provocate dalla scoperta di quei fatti. Così come 1861 rivela gli aspetti più crudi e repressivi del brigantaggio, Decimo mette in luce l’oscura storia della Brigata Catanzaro, decimata durante la Prima guerra mondiale, un episodio spesso ignorato dai manuali scolastici. È proprio questo filo conduttore, rappresentato dalle “foglie d’acanto” – simbolo di resurrezione e rinascita – che collega i briganti del Sud ai fanti protagonisti della Grande Guerra.
Tra le poesie più toccanti della silloge si distingue Angelina, che racconta la vicenda di una bambina di nove anni arrestata e giustiziata per brigantaggio nel corso delle sanguinose repressioni postunitarie. Una storia tragica che, nel 2014, ha consentito a Carilli di vincere il prestigioso “Premio Mondiale di Poesia Nosside”.
La serata, oltre alla lettura dei versi, è stata arricchita dall’interpretazione dell’attore Gabriele Profazio, della Compagnia Teatrale CarMa, che ha recitato brani tratti dalle opere 1861 e Decimo, suscitando forti emozioni tra il pubblico presente. La performance di Profazio ha offerto un’ulteriore dimensione alla serata, permettendo ai partecipanti di immergersi completamente nell’universo storico e poetico di Carilli.
Questa serata ha confermato come la poesia e il teatro possano essere potenti strumenti di divulgazione storica, capaci di far rivivere eventi dimenticati e di ridare voce a quelle storie di sofferenza e ingiustizia che, per troppo tempo, sono rimaste in silenzio.