Mer. Lug 17th, 2024

Clamoroso colpo di scena, che rischia di far discutere, nell’inchiesta sulla scomparsa di Maria Chindamo, l’imprenditrice di Laureana di Borrello sparita nel nulla il 6 maggio del 2016. A 20 giorni dall’arresto di Salvatore Ascone, il tribunale del Riesame di Catanzaro presieduto da Giuseppe Valea ha annullato l’ordinanza di custodia in carcere emessa dal gip di Vibo Valentia.

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Ascone, ritenuto dagli inquirenti vicino alla cosca Mancuso e difeso dagli avvocati Francesco Sabatino e Salvatore Staiano, era stato arrestato con l’accusa di concorso nell’omicidio della Chindamo.

In particolare secondo la Procura, l’indagato avrebbe, in concorso, con altri agevolato l’omicidio manomettendo il sistema di video-sorveglianza di località Montalto in modo da rendere agevole l’opera dei sicari. Le motivazioni della decisione del Riesame non sono ancora note.

gazzettadelsud.it

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