Mer. Ott 9th, 2024

Le rivelazioni dei pentiti nel processo Maestrale: fallito agguato a Zannino e vendetta per l’uccisione di Michele Tavella

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Si è quindi passati al controesame del collaboratore di giustizia di Lamezia Terme, Matteo Vescio, il quale su domande dell’avvocato Zavaglia ha affermato che “Benito Tavella era solito spacciare droga a San Giovanni di Mileto in un fabbricato vicino ad una stalla dove c’era un via vai di persone”. Unitamente al fratello Rocco Tavella avrebbe inoltre commesso numerose “rapine, comprese quelle dei fucili ai danni di alcuni cacciatori”. Il collaboratore Vescio ha altresì confermato l’interesse dei Tavella “sulle estorsioni praticate alle ditte impegnate nei lavori nel tratto autostradale di Mileto” ed il loro riferimento ai Mancuso.

Su domanda dell’avvocato Antonio Papalia, il collaboratore Vescio ha invece confermato di aver ricevuto da Rocco e Benito Tavella la confidenza in ordine al fatto che l’omicidio del loro fratello Michele Tavella sarebbe “stato compiuto da Pasquale Pititto” (imputato per associazione mafiosa nel maxiprocesso – ma non per tale fatto di sangue – e già condannato in via definitiva per altri omicidi) e per questo motivo i Tavella avrebbero nutrito propositi di vendetta nei confronti dello stesso Pititto. Michele Tavella è stato ucciso il 7 ottobre del 2006 mentre si trovava sulla sedia di un barbiere a Mileto. Un omicidio rimasto ad oggi impunito.