L’immagine di Teresa Talotta Gullace, una delle figure simbolo della Resistenza italiana, dal 2 febbraio sarà indissolubilmente legata a Cittanova, il centro della Piana di Gioia Tauro che le ha dato i natali nel 1907. Grazie all’impegno dell’Amministrazione comunale, il sacrificio della giovane cittanovese uccisa dai nazisti il 3 marzo del 1944 durante l’occupazione romana – che ispirò il personaggio della Sora Pina, interpretato da Anna Magnani, nel capolavoro del neorealismo italiano “Roma città aperta” – sarà ricordato con un bronzo realizzato dallo scultore Giuseppe Guerrisi. Il monumento, collocato all’interno della Villa comunale “C. Ruggiero”, sarà inaugurato Sabato 2 febbraio alle ore 15 e 30. Oltre al sindaco Francesco Cosentino saranno presenti Gabriella e Patrizia Gullace, nipoti della martire cittanovese, il professor Antonio Orlando e l’assessore regionale alla Cultura, Maria Francesca Corigliano.
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«Sono passati poco meno di 75 anni dal giorno in cui Teresa Talotta Gullace fu uccisa dai soldati nazisti durante l’occupazione di Roma mentre tentava di raggiungere il marito fatto prigioniero», ricorda il sindaco Cosentino. «Quel sacrificio colpì subito l’immaginario collettivo, tanto che nel 1945 il grande regista Roberto Rossellini decise di affidare il personaggio da lei ispirato alla più grande attrice italiana di tutti i tempi, Anna Magnani. Quel volo sul selciato, quell’urlo sotto i colpi dei nazisti che ritroviamo nelle immagini e nelle riprese immortali di “Roma città aperta”, rappresentano i valori di Libertà e Democrazia, incarnati nella Resistenza, che sono la nostra stella polare».
«Già lo scorso anno – prosegue il sindaco – l’Amministrazione che ho l’onore di presiedere aveva celebrato la nostra martire con una serie di iniziative importanti, conferendo la cittadinanza onoraria ai familiari più prossimi. Quest’anno il percorso viene completato con l’inaugurazione del monumento, affinché il legame con Cittanova resti indelebile anche dal punto di vista simbolico. La nostra “Città Gentile” è una città che coltiva la memoria delle vittime innocenti, del nazifascismo, della guerra e della ‘ndrangheta. Un percorso che questa Amministrazione, dopo decenni di proclami e promesse, ha messo seriamente in atto con iniziative concrete e reali».