Mar. Lug 16th, 2024

 “Uno degli aspetti che particolarmente allarma attualmente ed  in prospettiva, è quello per cui le distorsioni, le degenerazioni, e le alterazioni sono molto spesso effetto di tutto un sistema a monte disorganizzato amministrativamente, disomogeneo nei sui disegni programmatici o migliorativi, inefficienti e lenti”.

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Così inizia in parte, la relazione del Presidente della Corte dei Conti  della Regione Calabria,  per l’inaugurazione dell’anno giudiziario del 2016.

Ed è questa la lettura che la CISL FP di Reggio Calabria da agli ultimi provvedimenti adottati dall’ASP di Reggio Calabria.

Rimaniamo increduli su quanto si sta verificando nella Città Metropolitana per quanto riguarda la Sanità.

Il disastro ha già interessato gli Ospedali di Locri e Melito Porto Salvo, per giungere a quanto in atto si sta perpetrando per il territorio di tutta la fascia Tirrenica.

Abbiamo  appreso la notizia del taglio dell’orario delle attività assistenziali PP.II.di  Palmi e Scilla da H24 a H12,( Disp.66 del 19 settembre 2017 – disp. 70 del 29 sett. 2017), quali punto di primo intervento della tanto decantata Casa della Salute, e contemporaneamente veniamo a sapere che anche su Gioia Tauro,  si è proceduto al trasferimento di infermieri e medici presso altra struttura.

Atti, disposizioni, comunicazioni di servizio  tutti discutibile emessi ed adottati, calpestando le più elementari  norme che regolano la procedura ma in particolar modo  le relazioni sindacali.

Disposizioni temporanei in attesa di quanto già doveva essere stato fatto al fine di  garantire nuova forza lavoro.

Si è proceduto senza una programmazione, non si conoscono i criteri adottati, non è dovuto sapere se sono state fatte verifiche di idoneità dei dipendenti, se sono state fatte, serie verifiche delle dotazioni organiche delle strutture interessate, una forma  di smantellamento e distruzione degli ultimi cocci della  sanità reggina.

La cosa più grave è che non si è tenuto conto dell’utenza, si è ormai smarrito anche il senso di umanità

Si è creata un’interruzione di servizi, per tutto il territorio della tirrenica.

La CISL FP è venuta a conoscenza del provvedimento 600 DAO 08/09/2017con il quale per l’ennesima volta si trasferiscono momentaneamente Infermieri degli Ospedali Generali verso gli Ospedali Spoke, nel caso specifico da Gioia Tauro a Polistena, come finora fatto si continua a perseverare nello stesso errore, si toglie da una parte per rimpinguare insufficientemente e momentaneamente un’altra parte dell’Azienda, si preclude la possibilità di accesso alle cure sui territori.

Successivamente  nota n.3990 del 14 set. 2017 si continua con la temporanea utilizzazione di infermieri, il 27 settembre prot. 10301 DS si attua una disposizione di utilizzo anche dei medici, mentre il 29 settembre 2017 con nota n. 62263 si dispone la sospensione delle attività di chirurgia a Gioia Tauro.

Fino a qualche giorno fa la Chirurgia di Gioia Tauro ha provveduto agli interventi chirurgici, sollevando la Chirurgia di Polistena dalla presa in carico degli stessi e il trasferimento delle Unità Infermieristiche rischiando di bloccare la possibilità di dare risposte dirette sul Territorio senza aggravare la già delicata condizione degli Ospedali Spoke.

Il reparto di chirurgia di Gioia Tauro possiede  eccellenti professionalità, che già in passato hanno salvato in emergenza molteplici vite umane.

La chiusura dei reparti di Chirurgia e di conseguenza anche l’ Urologia, è un fatto gravissimo che andrebbe a minare irrimediabilmente l’Ospedale di Gioia Tauro e a distruggere una offerta sanitaria nella Piana di Gioia Tauro già gravemente compromessa nelle sua potenzialità da una serie di provvedimenti già adottati da questa gestione e da quelle precedenti.  L’ospedale rappresenta un punto di riferimento importantissimo, non solo per la città stessa di Gioia Tauro che conta più di diciottomila abitanti ma anche per tutti i centri vicini. 

L’ ulteriore, inaccettabile e ingiustificato ridimensionamento non sarà accettato dalla CISL FP, né tanto meno da tutti i Cittadini, prosegue il Segretario Generale Vincenzo Sera.

La CSIL FP non farà un passo indietro rispetto alla richieste già fatte con nota del 15 settembre u.s a firma del Segretario Generale Aggiunto Pino Rubino, pertanto si ribadisce l’annullamento di tutti i provvedimenti in essere, annunciando battaglie e dichiarandosi pronto a dare vita a importanti forme di protesta.

La Rete Ospedaliera che “sulla carta” è attiva ma in realtà mai resa efficace, ha tra le proprie peculiarità la possibilità di porre rimedio alle criticità interne, utilizzando le Risorse Umane in modo flessibile ed in base alle necessità delle Unità Operative, nel rispetto solo di un piano programmato e largamente condiviso

Ancora la cittadinanza si chiede come mai non è partita la così tanto decantata CASA della Salute di Scilla.

La tendenza di non provvedere a portare a termine i concorsi iniziati, il blocco delle graduatorie di Sostituzione del Personale che erano state bandite nel 2015 e ancora non vengono alla luce,   la graduatoria degli Infermieri a tempo determinato e la macchina amministrativa quasi inesistente che non provvede ad applicare le assunzioni autorizzate dal Commissario per il Piano di Rientro, hanno creato una lenta ed irreversibile involuzione che con azioni come quella suddetta porteranno al collasso totale, tanto è facile chiudere ma è anche facile pensare che gli sviluppi saranno analoghi a quelli che hanno già visto il trasferimento in massa da Melito  per concludere con la CHIUSURA dell’Ortopedia di Locri.

Invece di rispettare il proprio atto aziendale, con l’avvio della nuova configurazione Dipartimentale per armonizzare l’utilizzo delle risorse assegnate in modo dinamico o le direttive regionali, in rispetto  alle quali in altre Aziende Calabresi  si è già pensato di avviare concorsi, stabilizzazioni e nuove assunzioni per utilizzo di graduatorie esistenti, l’ASP di Reggio Calabria ha continuato  ad attuare tagli inaccettabili con cui si nega ai cittadini il diritto di ricevere  le cure di qualità, tagliare sembra semplice ma le conseguenze di ritrovarsi in situazioni irreversibili devono essere ben considerate.

Negare ai cittadini il diritto di ricevere cure di qualità e percorsi adeguati per l’accesso ad esse,  andando a colpire alcune porzioni di territorio, continua il Segretario, negano l’equità sociale , ma soprattutto non rispettano l’art. 32 della Costituzione Italiana.

Bisogna programmare ed investire risorse adeguate e nuova forza lavoro  nella sanità, strumenti primari per garantire ai cittadini il diritto di ricevere cure al pari di tutta la Popolazione Italiana, i Livelli Essenziali di Assistenza.

Più volte era stato chiesto un tavolo permanente per tutti questi problemi, mancate risposte e ritardi ormai non più giustificabili, dall’attuale Direzione Strategica.

Oggi rimangono irrisolte tutte le criticità che da tempo la nostra O.S. segnala e denuncia.

La CISL FP di Reggio Calabria chiede l’immediata revoca di tutte le disposizione emesse senza una preventiva informazione e consequenziale confronto con le OO.SS e l’altrettanta immediata convocazione delle Sigle Sindacali per avviare un serio confronto sulla delicata situazione determinatasi. La CISL FP di Reggio Calabria annuncia che è pronta a proclamare lo stato di agitazione del personale e ad organizzare assieme ai lavoratoti del Comparto una lunga serie di manifestazioni di protesta con sit- in di protesta, proprio nei Presidi coinvolti da questa approssimativa e disordinata “riorganizzazione”, a partire dal Nosocomio di Gioia Tauro.

 

Il Segretario Generale Aggiunto                                    Il Segretario Generale

         Giuseppe Rubino*                                                  Vincenzo Sera*

 

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