Ven. Nov 22nd, 2024
Il cappello da magistrato posato su uno scranno durante l'inaugurazione dell'anno giudiziario, Genova, 25 gennaio 2014. ANSA/LUCA ZENNARO

Con decisione resa pubblica ieri in tarda serata la I° Sezione Penale della Corte di Cassazione ha sostanzialmente demolito l’impianto accusatorio che circa cinque anni fa aveva condotto in carcere il Sindaco e tre Assessori del Comune di Marina di Gioiosa Jonica ed altri soggetti ritenuti appartenenti al presunto clan Mazzaferro.

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Con tale decisione la Suprema Corte ha assolto “per non aver commesso il fatto” l’Assessore Francesco Marrapodi – difeso dagli avv.ti Francesco Macrì e Leone Fonte – annullando senza rinvio la decisione della Corte di Appello di Reggio Calabria. Gli altri amministratori hanno scelto il rito ordinario e si è ancora in attesa della motivazione del Giudice di secondo grado.

 

Per gli altri imputati: Mazzaferro Rocco, Frascà Salvatore, Commisso Vincenzo, Oppedisano Giuseppe, Tarzia Domenico, Mazzaferro Guerino e Pugliese Giuseppe – difesi dagli avv.ti Caiazza, Furfaro, Jemma, Misaggi, Minniti,  Taddei – la Corte ha annullato la decisione rinviando a diversa sezione della Corte di Appello di Reggio Calabria per un nuovo esame in ordine alla contestazione relativa alla partecipazione ad una associazione a delinquere di stampo mafioso.

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