Mer. Lug 17th, 2024

Venerdì 24 febbraio il Circolo Culturale “L’Agorà” organizza una nuova conversazione sul tema “Matilde di Canossa in Calabria tra Passato e Presente”. Matilde di Canossa donna straordinaria che interpone la sua mediazione nella fase più drammatica della lotta per le investiture tra il Papa e l’Imperatore. A narrarci di Matilde sono molte fonti e numerosissimi ritratti di epoche posteriori testimoniano una fama mai spenta nei secoli. Ma è Donizone, un monaco di Canossa suo contemporaneo, ad aver lasciato un manoscritto biografico “Il vita Mathildis”. Secondo la tradizione si ritiene che Matilde fosse nata a Mantova nel 1046 e dalla testimonianza di Donizone, il monaco benedettino che stilò la sua biografia, è stato possibile stabilire che fu nel 1046 mentre, nella metà del Seicento, l’erudito lucchese Francesco Maria Fiorentini era convinto che Matilde fosse nata a Lucca. La contessa era figlia del marchese Bonifacio di Toscana, a sua volta figlio di Adalberto Atto, fondatore della dinastia Attonide; ma anche pronipote del conte longobardo Sigifredo Atto, nobile lucchese che abbandonò la città, probabilmente in seguito a sconvolgimenti politici non ancora del tutto chiariti. Per l’appartenenza materna faceva parte della casata Lotaringia, e dunque nipote dell’imperatore Enrico III e cugina del futuro Enrico IV.  Il padre, Bonifacio di Canossa, detto il “tiranno”, era l’unico erede della dinastia canossiana, discendente diretto di Adalberto Atto, fondatore della casata degli Attoni. Poche donne hanno avuto nella storia italiana un ruolo importante quanto Matilde, potente feudataria e sostenitrice del papato nella lotta delle investiture: personaggio di assoluto primo piano in un’epoca in cui le donne erano considerate di rango inferiore, lei arrivò a dominare tutti i territori italici a nord dello Stato Pontificio e la potenza dei Canossa raggiunse la massima estensione. Matilde di Canossa, tra le donne più influenti del Medioevo, giocò un ruolo centrale nello scontro tra il papa e l’imperatore durante la cosiddetta lotta per le investiture. La vicenda del conflitto tra papato e impero si protrasse a lungo e Matilde partecipò alle alterne fortune di questa lotta assurgendo a protagonista dei grandi fatti storici del suo tempo. Matilde fu protagonista di uno dei più profondi mutamenti della cristianità occidentale nei suoi rapporti con il potere laico. Essa era stata donna d’azione e una guerriera, pienamente protagonista dei fatti che sconvolsero e trasformarono l’età in cui operò. Matilde visse dal 1046 al 1115 e regnò su Lombardia, Emilia, Toscana, Umbria ed in altre zone della Penisola. A Bova vi è un castello che Matilde di Canossa ricevette dal Pontefice Gregorio VII. Il maniero sorge in cima ad uno sperone roccioso e dall’alto domina il borgo di Bova, in Calabria. Al castello sono legate diverse leggende. Sulla cima, scavata in un macigno, è ancora visibile l’orma di piede di una donna. L’orma sarebbe appartenuta secondo una prima leggenda alla Contessa Matilde di Canossa, che aveva ricevuto il castello dal Pontefice Gregorio VII”. Leggenda? Queste alcune delle cifre che saranno oggetto di analisi da parte della ricercatrice toscana Elena Pierotti, gradita ospite del sodalizio culturale reggino. Tenuto conto dei protocolli di sicurezza anti-contagio e dei risultati altalenanti della pandemia di COVID 19 e nel rispetto delle norme del DPCM del 24 ottobre 2020 la conversazione sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da venerdì 24 febbraio.

Continua dopo la pubblicità...


futura
JonicaClima
amacalabria
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
FEDERICOPUBB
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

Print Friendly, PDF & Email