Gio. Nov 7th, 2024

Prodotto può contare su filiera da 20mila tonnellate

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L’Indicazione Geografica Protetta (IGP) Cipolla Rossa di Tropea Calabria genera un valore al consumo stimato di 60 milioni di euro, secondo quanto riportato dall’organismo di certificazione Csqa in occasione del rinnovo triennale dell’autorizzazione da parte dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi (Icqrf) per effettuare i controlli sul prodotto.

Csqa evidenzia che la Cipolla Rossa di Tropea può vantare una filiera produttiva di circa 20.000 tonnellate certificate, di cui circa il 20% è destinato alla trasformazione, coinvolgendo 170 operatori. Giuseppe Laria, presidente del Consorzio di tutela, sottolinea l’importanza di garantire tempestività e precisione nella raccolta dei dati di certificazione, produzione e vendita, anche attraverso l’adozione di soluzioni informatiche avanzate. Grazie all’impegno di Csqa, sarà presto disponibile un sistema informatizzato online per monitorare in tempo reale le operazioni di controllo, consentendo di avere informazioni immediate sulle quantità certificate in fase di produzione e vendita per ogni soggetto operante nell’area IGP.

Pietro Bonato, direttore generale e Amministratore Delegato di Csqa, sottolinea che il conferimento dell’incarico di ente di controllo è il risultato di un lavoro sinergico volto a garantire la qualità e a valorizzare un prodotto che rappresenta un’eccellenza della produzione ortofrutticola calabrese, con un forte legame con il territorio e un’importante rilevanza economica, sociale e culturale. La Cipolla Rossa di Tropea è un prodotto conosciuto e ricercato sia sui mercati nazionali che esteri, e Csqa è orgogliosa di continuare sulla strada intrapresa, confermando il proprio impegno e la fiducia riposta nell’ente di certificazione.