Continuano i servizi disposti dal Gruppo Carabinieri di Locri finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati in genere, con particolare attenzione a quelli relativi agli stupefacenti, con il supporto dei colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria.
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Numerose pattuglie dell’Arma sono state impiegate in una mirata strategia operativa che dall’inizio dell’anno ha consentito di rinvenire e porre sotto sequestro numerose piantagioni. È solo di qualche settimana fa l’ultimo importante ritrovamento che ha consentito il recupero di 25 kg marijuana in fase di essiccazione e tre piantagioni con oltre 230 piante di canapa indiana, effettuato nella zona a nord della giurisdizione.
Nell’ambito di tali servizi, a Ciminà, i Carabinieri della Stazione di Sant’Ilario dello Jonio, congiuntamente a personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria” e personale del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Locri concludevano una mirata attività info-investigativa di osservazione e pedinamento sviluppata in area aspromontana traendo in arresto, in flagranza di reato, per coltivazione di sostanza stupefacenti, PORTOLESI Luigi, 64enne, e CATANZARITI Francesco, 36enne, entrambi operai e originari di Platì.
In particolare, i due sono stati sorpresi mentre coltivavano una piantagione di canapa indiana, sita in un terreno demaniale in località “MOLETI” ben occultato e recintato tra la fitta vegetazione, composta da numerose piazzole ove erano messe a dimora circa 420 piante di canapa indiana, di altezza compresa tra i 100 e i 200 cm, il cui valore stimato qualora immesse sul mercato sarebbe stato di circa 700 mila euro. La piantagione veniva annaffiata attraverso un complesso e articolato sistema di irrigazione costituito da tubi di gomma in grado di estendersi nell’intero terreno coltivato e collegato alla rete idrica comunale. Il contestuale e immediato rastrellamento ha consentito, ai militari della Benemerita di rinvenire un locale, pertinente al terreno coltivato, adibito ad essiccatoio e circa 1.200 grammi di sostanza stupefacente già essiccata, pronta per la successiva immissione sul mercato.
A seguito dell’occorso, i Carabinieri – previa campionatura – hanno provveduto al sequestro di una parte della sostanza stupefacente che verrà ora inviata presso il R.I.S. di Messina, per effettuare le successive analisi di laboratorio necessarie a individuare il principio attivo dello stupefacente in esse contenuto. L’ Autorità Giudiziaria di Locri ha disposto la distruzione delle restanti piante sul posto e, successivamente l’espletamento delle formalità di rito, la traduzione presso la Casa Circondariale di Locri del PORTOLESI e la sottoposizione agli arresti domiciliari del CATANZARITI presso la sua abitazione di Platì.