Dopo il settenario che ha visto una cospicua partecipazione di fedeli, il grande giorno della festa è giunto a Ciminà, da secoli ormai questo popolo la terza domenica di settembre celebra in modo solenne la Vergine santa Addolorata.
Continua....
Sera di sabato vigilia della festa si è svolta la consueta traslazione delle statue del Sacro Cuore e della Madonna Addolorata dalla loro chiesa alla chiesa matrice, li ha avuto luogo la santa messa vigiliare.
La notte che precede la grande festa ormai è tradizione vegliare al ritmo dei tamburi, i Rullanti di Ciminà hanno allietato con il loro suono le vie e i quartieri della ridente cittadina.
A dare il dolce risveglio appena spuntate le prime luci dell’alba è il “premiato complesso bandistico Città di Grotteria” che ha eseguito il “mattutino”, che si è concluso alle 6:30 con l’inizio della prima messa.
Alle 10:00 tutto pronto per la grande celebrazione, a presiedere la santa liturgia è stato il padre predicatore Francesco Narcisi dell’ordine dei domenicani.
Al termine della Santa messa si è svolto il rito di affidamento dei bambini ella Vergine Santa. Subito dopo ha avuto inizio la suggestiva processione per le vie cittadine.
La sera dopo la solenne benedizione Eucaristica le pregiate statue hanno fatto rientro nella loro chiesa, dove ha avuto luogo la tradizione corsa della Madre Addolorata verso il Cristo suo Figlio.
Anche quest’anno sia durante i giorni del settenario che nel giorno della festa Ciminà ha visto la partecipazione di numerosi fedeli provenienti non solo dall’Italia ma anche dall’estero per rendere omaggio a Colei che ormai da secoli custodisce e protegge questo suo devoto paese che attende con ansia e trepidante attesa che nell’anno 2026 a distanza di cento anni si rinnovi il solenne rito dell’Incoronazione.