Otto unità daranno supporto alla biblioteca comunale ed ai servizi sociali
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Al via due progetti di servizio civile promossi dall’amministrazione comunale di Chiaravalle Centrale. Oggi l’incontro di presentazione presso la sede municipale con gli otto ragazzi e ragazze selezionati con apposito bando, i due formatori, l’assessore Bruno Santoro e la consigliera Pina Rizzo. Quattro unità saranno impiegate nel progetto “Biblio” finalizzato alla riapertura al pubblico della biblioteca comunale di Palazzo Staglianò. Gli addetti dovranno far sì che la cittadinanza interagisca con la biblioteca per superare i sentimenti di estraneità e distanza, istruendo all’uso degli strumenti di informazione e conoscenza (alfabetizzazione informativa e informatica). Verranno svolte anche attività di supporto ai percorsi di studio e apprendimento, sostegno alla didattica, promozione della lettura individuale e collettiva, nonché occasioni di incontro su svariati temi culturali. Altri quattro volontari animeranno il progetto “Cultura Educa” con l’obiettivo di esprimere e testimoniare, a livello territoriale, i valori dell’impegno e della partecipazione attiva alla vita sociale della comunità, svolgendo un ruolo di cittadinanza attiva. “I volontari in servizio civile – ha spiegato Pina Rizzo – in collaborazione con le scuole, le associazioni locali e il supporto dell’ufficio dei servizi sociali, promuoveranno e organizzeranno diverse attività culturali volte, ad esempio, ad educare i minori alla legalità, al rispetto dell’altro, dell’ambiente e alla cittadinanza attiva”. L’assessore Santoro ha evidenziato l’importanza del “supporto ai Servizi Sociali comunali nella programmazione e nella organizzazione di attività rivolte agli anziani, attraverso l’analisi del contesto e dei bisogni, la programmazione delle attività, la promozione delle iniziative individuate, la raccolta delle adesioni, il supporto nella compilazione delle domande e nella collaborazione agli operatori nella gestione delle attività”. Progetti, dunque, “che andranno a incidere in maniera importante nel tessuto sociale della comunità”.
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Francesco Pungitore