Ven. Ago 9th, 2024

Domani giorno 18 aprile, presso il Palazzo Campanella, si riunirà il Consiglio Regionale della Calabria, che tra i tanti temi in discussione prevede anche il confronto su una mozione presentata dall’opposizione per impegnare l’intero Consiglio contro il provvedimento autonomista denominato DDL Calderoli.

Continua dopo la pubblicità...


CAMPAGNA-ANTINCENDIO-2024_6x3mt-4_page-0001
futura
JonicaClima
amacalabria
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

La Cgil avendo da sempre condiviso la contrarietà a questo disegno di legge, manifesterà fuori dal Palazzo Campanella a partire dalle ore 10,00 per ribadire la contrarietà al disegno di legge e sostenere la proposta.

Fin dal 2017, sul tema dell’Autonomia differenziata la CGIL si è impegnata ad offrire il proprio contributo di merito e mai ideologico. L’obbiettivo – sostiene il Segretario Generale Gregorio Pititto – che si vuole perseguire è quello di evitare che un provvedimento legislativo, costruito per consolidare e mantenere un equilibrio politico possa accrescere nel Paese i divari sociali e territoriali esistenti, oltre a frammentare le politiche pubbliche su ambiti e materie di assoluta rilevanza strategica.

L’assenza di un sistema di redistribuzione delle risorse e di un sistema di norme e principi generali per assicurare unitarietà delle politiche economiche, sociali e di sviluppo, rappresenta un’idea di modello sociale che nega i principi costituzionali di uguaglianza, solidarietà e partecipazione. Un modello – continua Pititto – che, nei termini in cui lo si sta perseguendo, avrà conseguenze drammatiche sulla vita materiale delle persone, a partire dal riconoscimento dei loro diritti (alla salute, alla scuola, al lavoro, alla mobilità…), sull’intero sistema economico e produttivo, e sulle istituzioni pubbliche nel loro complesso. Un modello che promuove individualismo, competitività e fratture (sociali, economiche e politiche), fatto di “piccole patrie” e uomini o donne sole al comando – della Regione e dello Stato – che non può che trovare la ferma critica e opposizione della CGIL.

Sono questi i motivi – conclude Pititto – che hanno da sempre sensibilizzato il Gruppo dirigente della Cgil metropolitana e che ci ha portato, in tutto il territorio a condividere le nostre preoccupazioni con i cittadini ricevendo consensi sui temi proposti. Cittadini che domani vorremmo anche avere al nostro fianco per potere insieme esprimere il nostro dissenso in modo costruttivo e non violento.

Print Friendly, PDF & Email