Mer. Ott 30th, 2024

Dal palco di Reggio Calabria, i leader di centrodestra ribadiscono il progetto di riforma della giustizia e sfidano i magistrati contrari

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In occasione della festa per i due anni del governo Meloni, il centrodestra ha rinnovato il proprio impegno per la riforma della giustizia italiana, in particolare sulla separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri, tema che ha acceso un acceso dibattito con la magistratura. Al Teatro Cilea di Reggio Calabria, l’onorevole Francesco Cannizzaro (Forza Italia) e il deputato della Lega Rossano Sasso hanno preso posizione contro i magistrati che si oppongono alla riforma. Cannizzaro ha affermato: «Non faremo passi indietro sulla separazione delle carriere. Non è pensabile che un magistrato possa essere allo stesso tempo controllore e controllato».

Non sono mancati riferimenti critici alle “toghe rosse” e agli stessi procuratori della Calabria. A questi, i rappresentanti di governo hanno lanciato l’invito a «candidarsi se vogliono fare politica» invece di ostacolare la riforma. Il procuratore di Reggio Calabria, Giuseppe Lombardo, ha recentemente dichiarato la propria contrarietà alla separazione delle carriere, affermando che «dietro questa proposta si celano altre criticità» e lamentando che «la politica non ascolta» sul problema della ’Ndrangheta.

Sullo stesso tono, il procuratore aggiunto Stefano Musolino ha accusato il governo di voler «limitare l’autonomia della magistratura», affermando che «un governo sovranista come questo non rispetta le norme europee». Musolino ha inoltre ribadito la pericolosità di una giustizia subordinata, che perderebbe la propria autonomia.

Di fronte a queste affermazioni, il deputato Sasso ha rilanciato l’obiettivo della separazione come una “battaglia storica” del centrodestra, annunciando che la riforma sarà presto discussa in aula. Lo scontro, tra la visione di una giustizia “più giusta” proposta dal centrodestra e l’allarme lanciato da alcuni magistrati, promette di restare al centro del dibattito pubblico e costituzionale del Paese.