Mar. Lug 16th, 2024

Vescovo,’simbolo del legame tra comunità cristiana e ebraica’

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Un intero pomeriggio dedicato alla condivisione delle tradizioni legate al cedro, frutto identitario di questo scorcio di Calabria. Si è conclusa ieri a Santa Maria del Cedro, la Festa della raccolta, evento organizzato dal Consorzio del Cedro di Calabria, in collaborazione con dipartimento Agricoltura della Regione, Comune di Santa Maria del Cedro, Confagricoltura, Bcc Mediocrati, Gal Riviera dei Cedri e C.a.s.a. La Grande bellezza.
    Oltre al sindaco della cittadina Ugo Vetere e al parroco don Gaetano De Fino, ha partecipato il vescovo della diocesi San Marco Argentano – Scalea, monsignor Stefano Rega che ha detto di aver apprezzato “la dimensione spirituale e culturale” dell’iniziativa, rammentando come il cedro, simbolo anche del legame tra la comunità cristiana e quella ebraica, abbia un valore aumentato considerati i conflitti, Palestina e Ucraina su tutti, che scuotono attualmente l’opinione pubblica. “È importante per la Chiesa – ha aggiunto il presule – avere contatto con le comunità, fare rete con le associazioni per preservare e promuovere quanto di buono esiste”. “Dietro ogni cosa bella – ha sostenuto ancora rivolgendosi ai cedricoltori – c’è sempre tanto lavoro, come quello encomiabile che voi fate anche a servizio dei nostri fratelli ebrei”.
    “Il Museo del Cedro – ha sottolineato il presidente del Consorzio Angelo Adduci – ha accolto in questa settimana le scolaresche, segnando il momento più importante dell’intera iniziativa che poi ha vissuto il culmine in Piazza Casale, il luogo per eccellenza della storia del cedro, dove avvenivano le contrattazioni del prodotto, ma anche le battaglie di rivendicazione a favore dei coltivatori”. Adduci ha poi citato le figure di don Francesco Gatto e dell’intellettuale Franco Galliano, artefici rispettivamente dell’istituzionalizzazione e della narrazione del cedro di Santa Maria del Cedro come prodotto internazionale. “Oggi dobbiamo anche al loro impegno – ha concluso – il riconoscimento della Dop con il quale si apre una ulteriore pagina per il territorio. L’economia che ne deriverà sarà un’opportunità da cogliere, soprattutto per i giovani”.

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