I carabinieri della Compagnia di Tropea hanno notificato un avviso di garanzia a un 40enne del posto, che presto sarà sottoposto all’esame dello stub
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C’è un indagato per l’omicidio di Soumaila Sacko, il 29enne originario del Mali ucciso la sera del 2 giugno a San Calogero, nel Vibonese. Nel pomeriggio di martedì i carabinieri della Compagnia di Tropea e della Stazione di San Calogero hanno notificato ad un 40enne del posto, A. P., un avviso di garanzia con contestuale notifica di accertamenti tecnici non ripetibili. A emettere il provvedimento, che è mirato a eseguire sull’indagato l’esame dello stub per capire se abbia sparato di recente, è stata la Procura di Vibo che coordina le indagini sull’assassinio di Sacko. Il 29enne è stato ucciso da una fucilata alla testa sparata da lunga distanza mentre era assieme a due connazionali nell’area dell’ex “Fornace Tranquilla”, una fabbrica di laterizi posta sotto sequestro da molti anni per l’interramento di rifiuti tossici. I due ragazzi che erano con la vittima, che vivono nella baraccopoli di San Ferdinando dove alloggiano moltissimi braccianti africani, hanno riferito che a sparare sarebbe stato un uomo di carnagione chiara con una maglia scura e pantaloni grigi sceso da una Fiat Panda bianca, della quale avevano fornito anche le lettere iniziali della targa.
Fonti,non risulta movente xenofobia o cosche
Avviso necessario per nomina periti in autopsia
Allo stato non risulta un movente xenofobo o legato alla ‘ndrangheta. E’ quanto si è appreso da fonti vicine alle indagini sull’omicidio di Soumayla Sacko dopo la notifica di un avviso di garanzia a un italiano di circa 40 anni indagato con l’ipotesi di omicidio. L’invio dell’avviso di garanzia si è reso necessario per permettere all’indagato di nominare un proprio perito in occasione dell’autopsia sul corpo della vittima. E’ quanto si è appreso in ambienti vicino alle indagini.