Uffici comunali in tilt, a Caulonia, visto che i dipendenti, oltre a portare avanti la notevole mole di lavoro già in carico, nel terzo Comune, per estensione, della Città Metropolitana di Reggio Calabria, devono fare da “messi notificatori” in sostituzione dell’incaricato dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione “per la provincia di Reggio Calabria”. Il sindaco Cagliuso e gli amministratori cauloniesi, devono occuparsi, oltre che dei grandi problemi che affliggono il Comune, così come tanti della Calabria e dell’Italia, anche di provvedere, con molta pazienza, all’accoglienza di migliaia di cittadini, facendo da “notificatori” di cartelle che nulla hanno a che vedere, nella stragrande maggioranza dei casi, con le tasse e/o imposte comunali. In sostanza, presso il Comune Ionico sono pervenute migliaia di lettere, a firma di un messo dell’Agenzia delle Entrate, che evidenziano che c’è stata impossibilità di notificare gli atti, per l’assenza o altro del/della destinatario/a dell’avviso. Pertanto, si è proceduto con l'”Avviso di notifica di atto mediante deposito nella casa comunale”. In molti, ovviamente, si chiedono, com’è possibile che migliaia di persone o, per meglio dire, tutti i cittadini utenti destinatari delle notifiche non siano stati trovati in casa. Molto farraginosa, poi, la procedura della notifica poiché prima giunge alla destinataria o destinatario una raccomandata che invita al ritiro presso la Casa Comunale. Poi l’utente destinataria/o deve recarsi alla sede municipale per ritirare. Una procedura burocratica che sfiora il tragicomico e che stà causando immani disagi a tutti. Una situazione assurda, che riguarda anche altri Comuni e sulla quale bisognerà trovare una soluzione. Non sarebbe stato più semplice notificare direttamente con la raccomandata postale?
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