Continuano le iniziative del progetto “Mediterraneamente”: a Belcastro (Catanzaro), il prossimo 21 novembre, 40 bambini parteciperanno ad una giornata presso l’Azienda agricola Agrocalabria
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Prosegue la programmazione delle attività che la Società Cooperativa Sankara realizza nell’ambito del progetto “Mediterraneamente”. Il progetto è finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Politiche della Famiglia nell’ambito dell’avviso “Per il finanziamento di progetti di educazione non formale e informale e di attività ludiche per l’empowerment dell’infanzia e dell’adolescenza” (EduCare).
Nell’ambito delle azioni programmate sul “cibo e corretta alimentazione”, giorno 21 novembre, circa 40 bambini aderenti al progetto parteciperanno ad una giornata presso l’Azienda agricola Agrocalabria di Belcastro (CZ), si immergeranno nella natura ed entreranno in contatto con le tecniche di produzione biologiche condotte nel pieno rispetto della natura, dei suoi ritmi di vita e senza l’impiego di sostanze chimiche durante la coltivazione. Tra gli obiettivi del progetto vi è infatti, la promozione del rispetto verso l’ambiente attraverso anche un consumo critico degli alimenti e delle risorse disponibili.
Attraverso l’esperienza i ragazzi potranno:
- conoscere un’azienda agricola;
- passeggiare tra gli uliveti immersi nei paesaggi naturali dell’azienda;
- entrare nel laboratorio di analisi dell’acidità dell’olio con un mini corso sull’assaggio del prodotto;
- conoscere il processo di produzione del pellet ottenuto dagli scarti della coltivazione e produzione;
- visitare il frantoio e vedere le fasi di imbottigliamento e stoccaggio dell’olio.
Avranno così modo di entrare in contatto con una vera filiera di produzione di olio biologico e conoscere le ricchezze paesaggistiche e ambientali della nostra terra. I ragazzi parteciperanno in maniera gratuita a questa esperienza e avranno modo, come previsto dallo spirito del progetto, di ampliare le possibilità di apprendimento informale, la conoscenza dell’ambiente che li circonda e soprattutto riappropriarsi di un po’ di quella socialità persa durante tutti questi mesi di emergenza sanitaria ed isolamento sociale.
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