Mer. Nov 20th, 2024

Nel capoluogo calabrese in via Milano presumibilmente tra le 7:30 e le 7:55 del mattino in molti hanno udito alcuni spari, non troppo distante dal centro un uomo si è accasciato per terra ancor prima di essere riuscito ad iniziare a svolgere il proprio turno di lavoro.

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Si tratta di Gregorio Mezzatesta, 54 anni nativo di Soveria Mannelli, dipendente delle Ferrovie della Calabria, l’uomo si trovava proprio fuori la stazione, dove avrebbe dovuto iniziare il suo turno di lavoro quando un killer, arrivato a bordo di una moto indossando un casco integrale di colore nero, lo avrebbe freddato all’interno della sua auto con 5 colpi di pistola arrivati a colpirlo anche alla testa.

I Carabinieri della Compagnia e del Comando Provinciale sono giunti immediatamente sul luogo insieme alla Squadra mobile, sarà il Pm Paolo Petrolo insieme al medico legale a fornire qualche informazione in più sull’accaduto.

Intanto gli agenti hanno fatto presente che la zona dove è avvenuto l’omicidio, poco distante alcuni metri dall’autostazione delle Ferrovie della Calabria è particolarmente trafficata ma anche dotata di un circuito di telecamere di sicurezza che potrebbero rilevare particolari utili ai fini delle indagini.

Anche se potrebbe prendere credibilità anche la pista mafiosa, infatti: la vittima Gregorio Mezzatesta è il fratello di Domenico Mezzatesta il quale insieme al figlio Giovanni era stato condannato dal gup di Lamezia Terme, al termine di un processo con rito abbreviato, alla pena dell’ergastolo per l’omicidio dei lametini Francesco Iannazzo, 29 anni, e Giovanni Vescio, 36 anni, uccisi il 19 gennaio 2013 all’interno del bar “Reventino” di Decollatura. L’8 giugno 2016 la Cassazione ha annullato con rinvio le condanne all’ergastolo per i due imputati e il nuovo processo d’appello a Catanzaro dovrà essere ancora celebrato.

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