Mar. Set 17th, 2024

Il sindaco cerca di costruire una nuova Giunta con una forte componente tecnica, ma l’uscita di Azione e i consiglieri “transfughi” complicano la crisi al Comune.

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Il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, affronta ore cruciali nella ricerca di una soluzione alla crisi politica e amministrativa che ha investito il Comune dopo l’azzeramento della Giunta e l’uscita dell’ex alleato Antonello Talerico di Forza Italia. La situazione è resa ancora più complessa da numeri instabili in Consiglio e dal recente dietrofront di Azione. Quest’ultima, dopo aver mostrato apertura verso un possibile ingresso in Giunta, ha optato per un appoggio esterno, complicando ulteriormente la formazione della nuova squadra di governo.

Fonti vicine al Partito Democratico indicano un intenso lavoro per mantenere l’unità del centrosinistra e costruire una maggioranza solida a Catanzaro. Le discussioni tra il Pd e Fiorita sono in corso, con l’obiettivo di formare una Giunta di alto profilo che includa una forte componente tecnica, un elemento considerato essenziale per assicurare la stabilità necessaria. Tra le ipotesi, si prospetta una Giunta a 9 membri, con tre posti per il movimento di Fiorita, “Cambiavento”, e due per il Pd. Resta però aperta la questione delle altre posizioni, in particolare quella legata a un possibile rappresentante di Azione.

Ulteriori complicazioni potrebbero sorgere da parte dei consiglieri comunali ex sostenitori di Talerico. Le ultime voci suggeriscono che non tutti potrebbero rimanere nella maggioranza, mettendo Fiorita in una posizione precaria, costringendolo a negoziazioni difficili e rischiando di minare la solidità del suo governo.

Nonostante le difficoltà, due fattori potrebbero favorire una risoluzione della crisi. In primo luogo, la maggior parte dei consiglieri comunali è poco propensa a perdere il proprio incarico e l’indennità ad esso associata. Inoltre, anche il centrodestra appare tutt’altro che compatto. Tuttavia, il timore è che, anche con una nuova Giunta, il futuro della consiliatura possa essere precario, con la possibilità di una conclusione anticipata entro gennaio per evitare un commissariamento prolungato. Questo scenario rimane aperto, con diverse soluzioni ancora possibili.

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